MERCATI

Picco di crescita per la TV europea, effetto domino degli Ott

Rapporto annuale ITMedia Consulting: ricavi a quota 100,3 miliardi, in aumento del 2%. Consolidamento e diversificazione dell’offerta per i player tradizionali spinti dalla competizione delle piattaforme streaming

Pubblicato il 09 Ott 2019

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Un 2018 record per il mercato Tv europeo. Nonostante il tasso d’inflazione medio al 1,6% i ricavi totali toccano quota 100,3 miliardi contro i 98,3 del 2017: la crescita del 2% è stata superiore alla media. Emerge da Turning Digital, il XVII Rapporto Annuale di ITMedia Consulting, società fondata da Augusto Preta, che mette a fuoco le dinamiche di un mercato in forte evoluzione.

In primo piano il ruolo delle piattaforme streaming che stanno modificando in profondità le strategie degli operatori tradizionali. I servizi Over the top sono fortemente concentrati in alcune società globali (Amazon e Netflix), e spingono i player di pay-TV fuori dai primi posti nelle classifiche in diversi paesi della regione. Negli ultimi dieci anni, il consolidamento ha portato ad un mix di servizi ampliato per includere un numero crescente di player di contenuti globali, inclusi gli operatori esclusivamente OTT.

In tal senso, la convergenza del 5G con i media e l’intrattenimento è fortemente correlata. Più specificamente, spiega il rapporto, alimentato dall’esplosione dell’attività di fusioni e acquisizioni dello scorso anno e dall’aumento continuo del video mobile, il settore è fondamentale per le prime modalità di utilizzo della rete, e i casi d’uso che derivano dalla prima fase degli standard 5G.

La collaborazione e l’internazionalizzazione potrebbero rivelarsi le chiavi del successo delle emittenti europee a fronte della concorrenza dei player globali OTT, mentre le società si allontanano costantemente da un modello di acquisizione di contenuti, puntando su produzioni o co-produzioni originali direttamente per le proprie piattaforme online.

Mercato TV, cosa è successo nel 2018

Forte consolidamento e crescente integrazione. Ma anche diversificazione delle offerte di prodotti e servizi a pezzi più bassi e in bundle con i servizi a banda larga per gli operatori europei di pay-TV. I servizi OTT vengono integrati ai canali lineari.

Rimane alta la sfida pirateria con 6/10 dei più grandi campionati sportivi del mondo, tra cui la Serie A italiana, che ora hanno il loro servizio VOD.

Il consolidamento e la ricerca della crescita hanno avuto un impatto diretto anche sull’Europa, con Comcast che ha completato l’acquisizione di Sky e ha immediatamente avviato una serie di ambiziose iniziative di crescita e l’acquisizione di Disney di Fox che crea un nuovo motore di contenuti, con l’aspirazione di competere a livello internazionale con Netflix, con nuovi aggregatori e proposte DTC in competizione con i fornitori tradizionali.

Mercato TV, focus sul Regno Unito

Nel Regno Unito, campione di utilizzo Internet, attualmente ci sono sempre più famiglie che usufruiscono di servizi di televisione a pagamento, ma nel complesso gli abbonamenti Svod hanno ormai superato quelli di pay-TV tradizionale. Netflix rimane di gran lunga il servizio più popolare e alla fine del 2018 10,3 milioni di famiglie avevano un abbonamento. Con poco più della metà del numero di famiglie Netflix, Amazon Prime Video è cresciuto nello stesso periodo raggiungendo 5,2 milioni abbonamenti, ottenuti direttamente o tramite un servizio Sky. Di quelle famiglie che hanno pagato Sky e un abbonamento Netflix, il 25% paga il proprio servizio Netflix come parte dell’abbonamento mensile di Sky.

Mercato Tv, Svod contro Pay-tv

Proprio per l’abbondanza di contenuti, i servizi Svod fanno ora parte integrante dell’intrattenimento, superando e sostituendo la pay-TV tradizionale come prima opzione per accedere a film e serie TV. Gli investimenti in produzione stanno aumentando, cambiando anche formato (durata) e coinvolgendo star internazionali, mentre le emittenti e gli operatori di pay-TV europei hanno iniziato a sviluppare accordi di partenariato a livello nazionale ed europeo al fine di aumentare la loro offerta e competere meglio con gli attori OTT globali.

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