“L’innovazione è una misura strutturale di cambiamento economico. Ci vuole consapevolezza e bisogna anche rischiare e avere coraggio”: il ministro dell’Innovazione Paola Pisano incontra i giornalisti e il management del Gruppo Digital360 presso la sede capitolina di CorCom e FPA nel campus di Talent Garden a Ostiense e accende i riflettori sulle tante cose da fare. “Il digitale prima era un tema sconosciuto. Oggi le cose sono cambiate e anzi sono tutti a parlare di trasformazione digitale”, ha detto il ministro sottolineando però che “le parole non bastano e bisogna passare dalle slide ai fatti”.
Nell’incontro con il Gruppo Digital360 – a cui hanno partecipato anche il Direttore in pectore del neo Dipartimento per la Trasformazione digitale, Luca Attias, nonché un nutrito gruppo del Team Digitale – il ministro ha chiarito anche i compiti del ministero, anche a seguito delle nuove deleghe in materiale di banda ultralarga. Sarà infatti il ministro Pisano a presiedere il Cobul e quindi a occuparsi anche del prosieguo del Piano Aree Bianche e soprattutto dell’avvio del Piano Aree grigie in cui si concentra la maggior parte delle aziende italiane, distretti inclusi. Tema di cui si discuterà in occasione del convegno Corcom “Banda ultralarga, ora tocca alle imprese. Tra aree grigie e 5G” in programma a Roma il prossimo 10 dicembre.
“Ci occuperemo della digitalizzazione della PA ma anche del resto del Paese”, ha detto il ministro sottolineando che “manderemo avanti i progetti ereditati e che devono essere completati anche e soprattutto grazie al sostegno del Team di Attias”. Pisano ha anche evidenziato che una delle sfide più importanti sarà quella del coordinamento fra i vari ministeri: “Procedere in maniera frammentata non consente di velocizzare l’attuazione dei progetti. Senza una strategia comune non si può ambire a un Paese moderno. Il ruolo di coordinamento fra i ministeri servirà ad aggregare le politiche che stanno attualmente procedendo in modo disaggregato e a fare, dunque, massa critica”.
Secondo Pisano anche il ruolo delle aziende sarà fondamentale: “In Italia ci sono molte realtà ad alto potenziale, ma bisogna indirizzarle verso nuove tecnologie e competenze affinché possano riposizionarsi. Per questo puntiamo a diffondere la consapevolezza dell’importanza del digitale e dell’innovazione”.