L’hitech è (anche) donna: questo il messaggio che Vodafone lancia, a due giorni dall’8 marzo, con l’iniziativa #ChangeTheFace, con cui chiede a aziende e singoli cittadini di dare il loro supporto per rendere il settore tecnologico più libero da stereotipi e pregiudizi. “Non possiamo cambiare il volto della tecnologia finché non cambiamo il volto delle persone che la costruiscono”, recita lo slogan dell’iniziativa.
La tecnologia è e deve essere inclusiva,
coinvolgere in pari modo ogni persona, indipendentement dal sesso, dall’età, dall’etnia o altri fattori. Oggi, invece, presenta un enorme
gender gap più una serie di altri pregiudizi:
un sondaggio commissionato dalla stessa Vodafone ha svelato che in media l’hitech viene associato con individui di sesso maschile, giovani, di razza bianca e di classe sociale media.
Lo studio è stato svolto tramite un questionario a 8.000 persone su scala globale (Italia compresa, dove sono state intervistate 1.000 persone). In Regno Unito (1.000 intervistati) solo il 13% delle donne ritiene che i lavori nell’hitech siano “adatti a me”. In generale le donne non pensano di essere le destinatarie dei messaggi pubblicitari delle aziende tecnologiche. In Europa, inoltre, solo il 21,5% degli impiegati in lavori digitali è donna.
Una community per il cambiamento
La campagna #ChangeTheFace consiste, oltre che in uno spot, in un portale dove le aziende possono esprimere il loro appoggio e impegno per la diversity nella tecnologia; c’è anche un set pre-definito di impegni tra cui scegliere.
L’iniziativa vuole costruire una community di persone e organizzazioni, a cominciare dai leader dell’hitech, che possono
agire da forza positiva per il cambiamento. Nokia ed Ericsson sono le prime aziende che hanno aderito e fornito il loro sostegno per una tecnologia più inclusiva.
“#ChangeTheFace è l’impegno di Vodafone a migliorare la nostra stessa diversity e inclusione”, ha dichiarato il ceo del gruppo britannico, Nick Read. “Chiediamo all’industria tecnologica di agire ora per costruire un futuro digitale che rifletta la società reale e sia adatto a tutti”.
Nick Jeffery, Ceo di Vodafone Uk, ha aggiunto: “Vodafone è impegnata a diventare entro il 2025 il miglior datore di lavoro per le donne e si appella all’industria e ai fornitori perché agiscano da subito per portare più diversity nelle loro organizzazioni. Abbattendo gli stereotipi e incoraggiando tutti a pensare alla molteplicità di volti nel loro personale, possiamo cominciare a creare un progresso”. Jeffery ha anche ricordato che il Cda Uk di Vodafone è composto per metà di donne.
Previsti premi annuali per i casi di eccellenza
Tra le iniziative presentate oggi dal colosso telecom britannico c’è anche la versione rinnovata del suo strumento online Future Jobs Finder e altre misure che concorrono a chiudere il gender gap e ad aumentare l’inclusione nell’intera la supply chain. Il sito aggiornato di Future Jobs Finder, che aiuta le persone a trovare lavori nel settore digitale in base alle loro competenze e attitudini, cercherà di affrontare il problema della scarsa presenza femminile nel settore e incoraggiare più persone a considerare una carriera nell’hitech.
Come parte della campagna si terranno anche dei premi annuali #ChangeTheFace che daranno lustro a coloro che avranno dato un esempio eccellente nel supportare l’inclusione.