Un matrimonio da 83 miliardi di dollari che rischia di saltare. Il dipartimento americano di Giustizia sta seriamente prendendo in considerazione azioni legali per fermare l’acquisizione da parte di AT&T di Time Warner. Lo scrive il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo cui la divisione Antitrust della Giustizia Usa sta preparando una battaglia legale mentre, allo stesso tempo, tratta con le due aziende per giungere a un eventuale accordo che consentirebbe le nozze a certe condizioni. Un’intesa non sembra tuttavia vicina.
Con il gruppo a cui fanno capo il canale Hbo e lo studio cinematografico Warner Bros, AT&T spera di controbilanciare la pressione subita dai business tradizionali del settore media e avvertita anche da rivali come Comcast, Charter, Dish Network e Altice Usa. Il giorno precedente ai conti – arrivati il 23 ottobre scorso a mercati chiusi- AT&T aveva detto di avere esteso la scadenza delle nozze “per un periodo breve” al fine di ottenere i via libera regolatori. L’accordo era stato siglato un anno fa. Il titolo Time Warner era stato sospeso al ribasso quando cedeva il 6,2% a 92,31 dollari; ora cede il 5,44% a 93,04 dollari. AT&T segna un -0,7%.
Il deal tra i due colossi dei media punta a combinare l’infrastruttura delle comunicazioni di AT&t (incluso il servizio via cavo e il servizio satellitare DirecTv) con il portafoglio di broad media di Time Warner, che ricomprende canali come Cnn, Tbs e Hbo, ma anche gli studios di Warner Bros. Le due compagnie sostengono che l’operazione aiuterebbe i consumatori, rendendo film e tv più convenienti. Di diverso avviso programmatori televisivi, ma anche alcuni rappresentanti dei consumatori, secondo cui dare ad At&t un maggior controllo su contenuti e distribuzione potrebbe portare a prezzi più alti e minori opzioni per gli spettatori.
Durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali, Donald Trump aveva criticato il deal e anche alcuni esponenti del Partito Democratico avevano chiesto di stopparlo. Il deal tra i due colossi presenta delle analogie con quello del 2011 tra Comcast e NbcUniversal. In quel caso il Dipartimento ha dato il via libera ai tempi dell’amministrazione Obama, ma solo dopo che Comcast ha accettato alcune restrizioni per il futuro. Non è chiaro se AT&T ha in mente di vendere alcuni asset per avere il via libera governativo.