Gli smartphone di Google non faranno il botto. Ne sono convinti gli analisti di Digitimes Research, che per i nuovi Pixel stimano vendite inferiori di 20-30 volte rispetto a quelle dell’iPhone 7 di Apple. Il confronto con il colosso di Cupertino è d’obbligo, perché la corsa di Big G nel mercato degli smarthpone è stata da molti osservatori letta come un’insidia a lungo termine per la leadership della società guidata da Tim Cook. Tuttavia, le stime di Digitimes sgonfiano il clamore del lancio e prevedono vendite tra i 3 e i 4 milioni di pezzi entro la fine del 2016.
Proposto in due dimensioni (una normale da 5 pollici e una XL da 5,5 pollici), i Pixel sono i primi smartphone progettati interamente da Google, seppur assemblati materialmente da Htc. Il controllo di Google su hardware e software, che rappresenta indubbiamente una svolta decisa per il business del colosso di Mountain View, insieme a una dotazione tecnologica di fascia alta e un prezzo che parte da 650 dollari, fanno del dispositivo un concorrente naturale dell’iPhone 7 che però dovrebbe vendere circa 80 milioni di unità.
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I 4 milioni di pezzi venduti previsti per Pixel dovrebbero tuttavia rappresentare una boccata d’ossigeno per Htc, azienda in difficoltà che si occupa di produrre gli smartphone di Google. Infatti, nella seconda metà del 2016 i Pixel, che dal 20 ottobre potranno essere ammirati nel primo store fisico di Big G, costituiranno tra il 40% e il 50% delle vendite complessive di Htc.