IL GARANTE DELLA PRIVACY

Pizzetti: Fascicolo elettronico al palo, serve tavolo ad hoc

Il Garante della Privacy lancia l’allarme: il servizio è attivo solo in Lombardia ed Emilia Romagna. Appello al governo: “Nell’Agenda digitale manca un capitolo specifico dedicato alla sanità elettronica”

Pubblicato il 12 Apr 2012

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Il fascicolo sanitario elettronico è al palo. E’ disponibile solo in Lombardia ed Emilia Romagna, in Toscana parzialmente e in Piemonte in via sperimentale.E l’Italia rischia dunque di perdere il treno della rivoluzione elettronica in Sanità. A lanciare l’allarme il Garante della Privacy, Francesco Pizzetti.

"Il caso lombardo è stato sottoposto all’attenzione positiva da parte dell’Unione Europea", ha detto Pizzetti in occasione della presentazione del primo rapporto sugli archivi dei medici visitati dalle organizzazioni farmaceutiche. "Un buon esempio che però non compensa il ritardo complessivo dell’e-healt nazionale". "E’ grave la mancanza di un tavolo destinato a questo tema proprio perché questo sarà sempre di più un paese di anziani’. Tra i molti problemi segnalati dal garante anche quello della diversa struttura dei sistemi regionali che fra loro non comunicano.
‘Il fascicolo elettronico – ha detto Pizzetti – non rappresenta solo innovazione e la possibilità di cure migliori anche nelle zone di campagna e nelle zone più lontane, ma anche una forte possibilità di contenimento della spesa per il welfare. Come sappiamo molti ricoveri sono inutili e troppo lunghi ma ora eènecessario fare una salto ulteriore perché la sanità elettronica non è solo un miglioramento dei servizi ma è un diverso modo di organizzarlo. Stiamo accumulando dei gravi ritardi, solo il Garante ha dato delle indicazioni sul fascicolo elettronico, e quello che preoccupa di più è che anche nell’Agenda digitale italiana manchi uno specifico tavolo per la sanità elettronica. Da questo punto di vista è importante richiamare l’attenzione per ridurre il ritardo con il resto d’Europa. Il 40% della popolazione italiana non ha ancora accesso a Internet, è quindi necessaria un’infrastruttura a banda larga che permetta l’accesso alla rete per assicurare l’assistenza a distanza che è particolarmente efficace non solo per ridurre la spesa ma anche per garantire una buona qualità dell’assistenza".

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