Sta per finire l’attesa per una ridda di incentivi previsti, già nel Destinazione Italia di dicembre 2013, per le pmi che investono in servizi o infrastrutture digitali. Sono in arrivo infatti i relativi decreti attuativi Mise-Mit, come annunciato ieri dalla ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi durante un’interrogazione parlamentare alla Camera. “Dopo un’approfondita e complessa istruttoria, il ministero dell’economia ha inviato al nostro dicastero lo schema del decreto per il relativo concerto nell’agosto scorso- ha detto Guidi. Il testo è stato valutato ed entro pochissimi giorni procederemo con il ministro dell’Economia alla sua sottoscrizione e pubblicazione”.
Il problema era quello della copertura. Il Destinazione Italia stabilisce voucher da 10 mila euro– per un massimo di 100 milioni di euro a livello nazionale- per Pmi che acquistano “software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga”, compresi quelli satellitari; “i voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese”.
Il decreto aveva adottato anche una soluzione per facilitare il reperimento della copertura, ma a quanto pare non è bastata per accelerare i tempi. Il testo originale del decreto prevedeva fondi basati Programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, la quale non è ancora definitiva e comunque sarà sbilanciata a favore delle regioni meridionali. Gli emendamenti in fase di conversione in legge del decreto hanno quindi stabilito che la copertura possa venire anche da fondi nazionali, Sviluppo e Coesione e dal Fondo di Rotazione (di cui alla legge 183/1987). Il tutto, con “decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo economico”.
Stesse modalità valgono per il credito d’imposta riconosciuto a Pmi o consorzi di Pmi che fanno interventi su reti fisse o mobili volti a garantire connessioni da 30 Megabit in su. Il credito è “nella percentuale del 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 20.000 euro e nella misura massima complessiva di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014-2020”.
Incentivi finalmente in arrivo, quindi; anche se “al nostro gabinetto ancora non è arrivato lo schema di decreto”, dicono dall’area incentivi alle imprese presso il Mise. Serirà ancora qualche passaggio burocratico e i decreti saranno protnti, comunque, visto che il problema copertura sembrerebbe ormai risolto dal Mef.