L’intelligenza artificiale applicata alle reti e al servizio degli operatori di telecomunicazione è la chiave di volta per la sopravvivenza e il rilancio delle telco: questo il cuore dell’intervento a Telco per l’Italia di Maurizio Dècina, Professore emerito Politecnico di Milano, che ha aperto la tavola “Monetizzare le reti: la svolta con l’Ai“.
Quando si parla di impatto dell’Ai sulle telecomunicazioni si intende in particolare il Machine learning, ha chiarito Dècina (SCARICA QUI LA PRESENTAZIONE). E si tratta di un’innovazione che apre a grandi opportunità di efficienza e a nuovi rami di business.
Il machine learning per le tlc e la “spiegabilità” dell’Ai
Sono tanti gli algoritmi che hanno costruito la storia di successo del Ml, fino ad arrivare oggi al reinforcement learning e al deep learning, che non sono delle innovazioni assolute, ma che hanno raggiunto una maturità molto più evoluta e sono usati nei Large Language Model.
In particolare, il reinforcement learning è una delle tecniche di addestramento più usate, in cui l’Ai apprende con un meccanismo “trial and error” e viene premiata quando produce risultati corretti, migliorando la sua accuratezza. Ma, ha chiarito Dècina, “il problema è che più è avanzato il sistema, più ci sono risultati che, pur se corretti, sono inspiegabili: l’essere umano non riesce più a capire perché sia stato generato un certo output e questo è vero soprattutto per i sistemi generativi”. Il tema dell’Explainable Ai è, dunque, uno dei principali di cui tenere conto nell’applicazione dell’intelligenza artificiale, anche nel mondo delle tlc.
I casi d’uso dell’Ai per il rilancio delle telco
Un’azienda delle telecomunicazioni che ha fatto da apripista nell’impiego dell’Ai nelle sue operazioni è la coreana Sk Telecom, ha illustrato Dècina. Questo impiego è diviso tra infrastrutture, trasformazione digitale dell’azienda e servizi, dove, ha evidenziato il Professore emerito, è atteso il picco dei benefici per il cliente consumer. Infatti, Sk Telecom ha lanciato “A.”, un assistente personale basato sull’Ai che offre supporto ad ogni attività dell’utente, non solo nel suo rapporto con gli strumenti tlc. A livello infrastrutturale, invece, la telco sud-coreana prevede la costruzione di nuovi data center per l’Ai, lo sviluppo di semiconduttori Ai e il focus sui multi-Large language model, che facilitano l’analisi di vasti volumi di dati.
Poi c’è l’uso dell’Ai per la trasformazione digitale di Sk Telecom verso il paradigma telco cloud, con un miglioramento dell’attività core nel mobile e nella fibra e con la possibilità di espansione in nuove aree di business, tra cui la salute. Sk Telecom prevede di ridurre i costi del 20-30% nel medio-lungo termine grazie alle implementazioni di reti Ai-driven e alla maggiore efficienza nelle operations.
“Le applicazioni dell’Ai alle attività delle telco sono numerosissime”, ha concluso Dècina: “troubleshooting e risoluzione dei problemi, ottimizzazione della rete con miglioramento della user experience, risposta alle minacce e miglioramento della cybersicurezza, contrasto alle frodi, ottimizzazione dei segnali radio, riduzione del consumo energetico sulle reti mobili, previsioni sulla domanda e altro ancora. Questi casi d’uso abilitati dall’Ai saranno importanti per la sopravvivenza delle telco”.