AGENDA DIGITALE

Pordenone, smart city all’insegna della tech-condivisione

Cittadini e imprese rinventano l’innovazione urbana. Il Comune ha attivato blog tematici e sfruttato i social network per far conoscere i piani di sviluppo

Pubblicato il 17 Mar 2013

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A Pordenone la strada verso la smart city passa attraverso la partecipazione dei cittadini. La città friulana sta raccogliendo i frutti di un articolato processo di coinvolgimento civico legato all’elaborazione del nuovo piano regolatore, a cui l’amministrazione comunale ha legato il progetto di innovazione urbana che intende mettere i residenti al centro dei processi di riqualificazione urbana all’insegna dell’Human Smart City.

“Pordenone più facile” è il nome di questo percorso di partecipazione che ha visto la realizzazione di laboratori dedicate alle diverse declinazioni del tema smart, su cui cittadini e stakeholders hanno elaborato un pacchetto di proposte e di analisi utili al lavoro di architetti e pianificatori che procederanno alla realizzazione del nuovo piano regolatore. Obiettivo del Comune è quello di estendere e proseguire il sistema di partecipazione anche nella prossima fase che condurrà alla stesura e all’implementazione del piano regolatore. L’utilizzo di un blog tematico e delle principali piattaforme di social network ha contribuito a stimolare la partecipazione dei residenti, partendo dalla diffusione dei documenti sui temi trattati fino alla condivisione di idee e approcci utili per la realizzazione di un città al tempo stesso innovative e inclusiva.

Partire dalle persone prima che dalle infrastrutture per realizzare la smart city in tempi di ristrettezze economiche e di crescente bisogno di partecipazione è la strategia scelta da Pordenone che ha comunque puntato sul proseguimento degli interventi di innovazione sul territorio, dal wi-fi libero attivo dal 2008 in piazze e scuole cittadine fino al cablaggio di zone centrali e periferiche, unendolo al resto della pianificazione urbana già messa in atto da altri stakeholders presenti sul territorio. Il legame a doppio filo tra piano regolatore e piano della mobilità è uno degli esempi di miglioramento della regolazione esistente per un armonizzazione tra pianificazione e tecnologie in nome della sostenibilità mentre progetti specifici si fanno strada per la messa in sicurezza del territorio e dei residenti. Tra questi figurano l’integrazione con i sistemi di rilevamento e controllo del rischio idrogeologico messi in atto dalla locale Protezione civile, che sta valutando l’acquisizione di droni per realizzare rilevazioni più precise nelle zone a rischio, ma anche su tutt’altro fronte dell’attenzione verso i possibili utilizzi della telemedicina messi a punto dall’assessorato al ramo a partire dai piani di zona.

L’accessibilità dei dati da parte dei cittadini è uno degli elementi-chiave della strategia perseguita dal sindaco Claudio Pedrotti e dalla sua giunta, che ha investito molto sull’alfabetizzazione digitale della cittadinanza e varato iniziative, come la pubblicazione in tempo reale delle delibere di giunta, che hanno notevolmente migliorato il livello di coinvolgimento dei residenti nelle scelte dell’ente locale. È tesa proprio alla condivisione dei principali dati sullo scenario locale la pubblicazione dello studio socio-economico territoriale, realizzato dalla Tolomeo studi, che ha consentito di mettere in rete soggetti e indicatori produttori di conoscenza sul territorio ma scarsamente messi in rete fino a quel momento.

Pubblicata integralmente sul sito dedicato all’iniziativa (http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile), l’indagine indaga le dinamiche demografiche e insediative e la struttura del sistema produttivo locale, composto da Pordenone e comuni limitrofi (Porcia, Fontanafredda, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Zoppola, Fiume Veneto), delineandone le possibili traiettorie di sviluppo futuro. Più di venti organizzazioni portatrici di interessi sul territorio sono state coinvolte nella realizzazione delle diverse fasi del rapporto, partecipando ad un processo che punta a stabilire un meccanismo di confronto, digitale e reale, permanente che consenta di stabilire un confronto costante tra amministrazione e cittadini sui temi di principale interesse per il futuro sviluppo della città.

Sulla base dei risultati emersi dallo studio, che contiene anche le analisi socio-sanitarie prodotte dall’Azienda per i Servizi Sanitari 6 e Ambito Urbano 6.5 nell’ambito del Piano di zona 2013-2015, sarà elaborato il Piano finale che orienterà le scelte di programmazione urbana nei prossimi anni e sarà presentato ufficialmente alla cittadinanza nel corso di un evento pubblico ad aprile.

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