Si tratta della più pressante invasione di malware porno “Android clicker” mai registrata finora dai tecnici di Eset su Google Play. Negli ultimi sette mesi sono state scoperte 343 app “infettate” dal malware, nascosto tra le pieghe delle applicazioni regolarmente registrate allo store del colosso di Cupertino.
In media, secondo i dati diffusi da Eset, società specializzata in sicurezza informatica, ogni settimana 10 nuovi Porn clicker riescono a superare le verifiche di sicurezza di Google. Il malware viene continuamente ‘ripacchettizzato’ dai cybercriminali, che offuscano i codici malevoli per nascondere i loro veri propositi e superare le verifiche di Google.
Una volta lanciate, queste applicazioni non causano danni diretti alle vittime, come ad esempio il furto delle credenziali, ma indirizzano in maniera nascosta l’utente verso siti fraudolenti, generando un alto livello di traffico dati internet e facendo quindi lievitare i costi delle bollette a fine mese.
Per evitare il contagio, gli esperti di Eset consigliano di leggere attentamente le recensioni degli utenti, che molto spesso smascherano le app corrotte, e installare su tutti i dispositivi Android uno scanner anti-malware.