Adesso Aleteia (www.aleteia.org), aggregatore di siti cattolici, ha la sua prima applicazione per smartphone e tablet: si chiama “Porta fidei”, offre copertura in tempo reale degli avvenimenti e discorsi papali, raccoglie le catechesi sia di Benedetto XVI sia di Giovanni Paolo II, audio scaricabili e ascoltabili e, ogni sera prima della mezzanotte, propone un pensiero di spiritualità.
L’iniziativa è stata presentata oggi da don Paolo Padrini, direttore per la ricerca, la strategia e lo sviluppo di Aleteia, e da Andrea Salvati, ex manager di Google da alcuni mesi direttore generale dell’aggregatore di siti nato con il supporto dei Pontifici Consigli per le Comunicazioni sociali e per la Nuova evangelizzazione.
Aleteia oggi è un portale web in cinque lingue – italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese – e passerà presto a dieci, cominciando con tedesco e polacco. “Porta Fidei”, che si basa sulla collaborazione con Google Enterprise e adotta la tecnologia Google Search Appliance, vuole rafforzare il web listening sui supporti mobili. “Sul web c’è un’utenza che dialoga e fa domande” ha ricordato Salvati, mentre Jesus Colina, direttore editoriale di Aleteia, ha commentato: “Il web listening diventa un’opportunità che prima era impossibile immaginare”.
Alla realizzazione di Aleteia ha contribuito 3rdPLACE, agenzia di consulenza e di delivery in ambito digitale. 3rdPLACE ha reso disponibile le tecnologia per l’attività di web listening per far emergere i Trend Topic e ha fornito la piattaforma proprietaria di digital intelligence “3rdEYE” per l’analisi strategica dei dati.
Contestualmente al debutto di “Porta Fidei”, è stata presentata anche una ricerca sui contenuti più “dialogati” attraverso Aleteia, monitorati attraverso quattro aree geolinguistiche: anglofona, con particolare attenzione agli Stati Uniti, francofona con particolare attenzione alla Francia, ispanico-latina con particolare attenzione al Messico, e infine italiana.
“Dove, quanto e quando si parla di argomenti in ottica religiosa?” e “Di cosa si parla nell’ambito di menzioni e discussioni etico-religiose?” sono i quesiti dai quale parte la ricerca, che vuole essere uno strumento per il dialogo tra Chiesa e nuove tecnologie. Aleteia ha cosi rilevato che il 71% delle menzioni di carattere etico-religioso proviene dagli Stati Uniti, e il 46% proviene dai social network. Inoltre i tre macro-temi più affrontati e discussi sono fede, famiglia e bioetica. Per l’area anglofona il 21% parla di fede, il 19% di famiglia e il 18% di bioetica.
Per l’area francofona il 23% parla di bioetica, il 21% di famiglia e il 15% di fede. Per l’area ispanicolatina il 61% parla di famiglia, il 16% di fede e il 9% di bioetica. Per l’Italia, il 35% parla di fede, il 24% di famiglia e il 19% di bioetica.