Portare le Pmi online: Poste, Seat Pg e Dada si alleano con Google

L’Inghilterra ha aperto le danze europee. E ora anche in Italia è nato il primo consorzio capitanato dalla net company americana che mira a diffondere l’utilizzo del web da parte delle aziende. Ma Assoprovider lancia l’allarme: “A rischio le web agency nazionali”

Pubblicato il 05 Mag 2011

Per la prima volta Google, Seat
PG
con PagineGialle.it, Register.it e
Poste Italiane collaborano ad un progetto di
sistema che ha l'obiettivo di portare online le Pmi italiane
che non si sono ancora avvicinate al web, attraverso un'offerta
gratuita e di grande semplicità. Con lo slogan "La Mia
Impresa Online.it, il web che fa crescere il tuo business", le
imprese impegnate nel progetto cercano di guidare passo passo le
Pmi italiane per aiutarle ad andare online, promuoversi online e
vendere online.

In Italia, si legge in una nota di Dada, che controlla Register.it,
ci sono 4 milioni e mezzo di aziende, di cui circa 4 milioni sono
piccole imprese sotto i dieci dipendenti. Secondo i dati di
Eurisko, solo una percentuale vicina al 25% del totale delle
imprese italiane ha un sito, e se ci focalizziamo sulle imprese
sotto i dieci dipendenti, la percentuale scende ulteriormente, al
20%.

Tuttavia, lo studio "Fattore Internet", commissionato da
Google a The Boston Consulting Group, mostra che le piccole e medie
imprese attive su Internet fatturano di più, assumono di più,
esportano di più e sono più produttive di quelle che su internet
non sono presenti o hanno solo un sito vetrina. In particolare, le
imprese attive hanno avuto nel 2010 un incremento del fatturato
dell'1,2% rispetto a un calo del 4,5% registrato dalle imprese
offline e un + 15% di vendite all'estero rispetto al +4% di
quelle offline; il 34% delle piccole e medie imprese attive online
ha registrato un aumento del personale, mentre il 65% ha dichiarato
di aver ottenuto vantaggi in termini di produttività grazie ad
Internet.

È chiaro quindi quale sia il potenziale, in termini di
opportunità di business, che resta inespresso e che Internet
potrebbe portare all'economia italiana se un numero maggiore di
piccole imprese decidesse di abbracciare, in qualche misura, il
digitale.

Ecco perché Google, Seat Pagine Gialle, Register.it e Poste
Italiane hanno deciso di realizzare La Mia Impresa Online.it, un
progetto che nasce con l'obiettivo di aiutare le piccole e
medie imprese italiane a creare gratuitamente il loro sito web e
sviluppare la loro attività attraverso Internet.

Da una ricerca realizzata da Ipsos per conto di Google è emerso
che i principali fattori deterrenti che frenano le piccole imprese
italiane rispetto alla realizzazione di un sito web sono
rappresentati dalla percezione di costi e difficoltà elevati. La
Mia Impresa Online.it, pertanto, è stato pensato per indirizzare
in modo specifico queste due criticità e consentire alle piccole
imprese di fare una sperimentazione a rischio zero dei vantaggi che
Internet è in grado di portare al loro business.

Registrandosi al programma le imprese avranno la possibilità di
creare il loro sito, con grande semplicità, promuoverlo con
pubblicità online e attivare una piattaforma di e-commerce in
forma totalmente gratuita. Inoltre, avranno il supporto di un call
center in tutte le fasi del processo.

L'offerta di La Mia Impresa Online.it sarà valida per 12 mesi,
durante i quali ciascuna impresa potrà scegliere di attivare tutti
o alcuni dei servizi offerti, in base alle proprie esigenze.

"L'impegno di Google per rendere possibile La Mia Impresa
Online.it rappresenta un investimento nel paese e un contributo per
far crescere l'ecosistema digitale italiano – ha detto
Carlo D'Asaro Biondo, presidente dell'area
Sud ed Est Europa, Medio Oriente e Africa di Google – Si tratta di
una iniziativa nella quale crediamo molto perché la stiamo
realizzando con importanti partner locali e perché esperienze
simili già portate avanti in altri paesi hanno prodotto risultati
di grande interesse, a beneficio non solo delle imprese che hanno
aderito all'iniziativa ma anche delle economie locali nelle
quali operano".

"Partecipiamo con entusiasmo a questo progetto, che si
presenta ricco di potenzialità di sviluppo e coerente con il
nostro modello di business. L'obiettivo è favorire
l'approccio al web di quelle piccole realtà economiche
imprenditoriali e commerciali e professionisti, che ancora oggi non
hanno colto l'opportunità di entrare in rete – ha detto
Alberto Cappellini, ad di Seat PG –
Nell'ultimo anno Seat PG ha portato oltre 60mila piccole e
medie imprese per la prima volta in rete, ma sono oltre due milioni
quelle che non hanno ancora una presenza su internet: si tratta da
un lato di una grande opportunità di crescita per il tessuto
economico italiano, in cui le PMI hanno un ruolo fondamentale,
dall'altro di un'importante opportunità di
business".

"La Mia Impresa Online è assolutamente in linea con la
mission di Dada, che opera nel digitale da oltre 15 anni contando
già 500mila aziende online in Europa, e ora più che mai si pone
al servizio delle piccole medie imprese offrendo loro strumenti
professionali per essere presenti e continuare a svilupparsi anche
su Internet – ha detto Barbara Poggiali, ad di
Dada a cui appartiene Register.it – Grazie al pacchetto di
e-commerce, facile da utilizzare, completo e versatile inoltre,
diamo una grande opportunità di espandere la propria base clienti
anche a livello internazionale: è come avere un negozio sempre
aperto, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e raggiungibile facilmente
da qualsiasi parte del mondo".

"La digital economy è una realtà e le aziende Italiane hanno
bisogno di sfruttarne pienamente il potenziale – ha detto
Andrea Rigoni, direttore E-Commerce, Poste
Italiane
– Poste Italiane è da sempre a sostegno delle
attività di imprese, istituzioni e cittadini e con
l'iniziativa lamiaimpresaonline.it, unitamente alla propria
offerta evoluta di servizi di eBusiness, Poste ha l'obiettivo
di supportare le aziende italiane nello sviluppo dei servizi su
Internet e di accompagnare le piccole imprese nei loro primi passi
su Internet".

"Il Ministero segue con grande interesse questo ed altri
progetti che mirano alla diffusione dell'e-commerce ed
all'accompagnamento delle Pmi on line – ha sottolineato
Paolo Bulleri, responsabile della Segreteria
tecnica del Dipartimento per l'Impresa e
l'Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico
– Siamo infatti convinti che dall'incontro della qualità del
nostro Made in Italy – frutto della capacità di innovazione, di
flessibilità e personalizzazione dei prodotti proprie del nostro
modo di fare impresa – con le potenzialità della rete, possano
nascere nuove interessanti possibilità di penetrazione sul mercato
interno e quelli internazionali, confermando l'Italia quale
Paese in grado di individuare i "trend" del bello e del
gusto nel mondo".

Sullo sbarco di Google in Italia
si era espressa invece a sfavore
nei giorni scorsi
Assoprovider: "L'operazione è
preoccupante – sottolinea l'associazione presieduta da
Dino Bortolotto -. Si rischiano conseguenze
distruttive per la neonata industria italiana delle web agency, che
oggi da lavoro a decine di migliaia di giovani programmatori
italiani e che potrebbero essere messe fuori gioco da una offerta
concorrente gratuita e promossa con i potenti mezzi di Google e
co". Un altro aspetto che preoccupa l'associazione dei
piccoli provider è "l'accordo che Google ha siglato
soltanto con altri tre soggetti (Seat PG, Dada e Poste ndr) –
chiude Bortolotto – perché Google non ha dato la possibilità a
tutti i soggetti interessati di aderire al progetto? Non metto in
dubbio che lo scopo di Google sia quello di evangelizzare le Pmi
italiane, per portarle sulla strada dell'e-commerce, ma non
vorrei che lo facesse a spese del fatturato delle nostre
aziende". 

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