BRASILE

Portugal Telecom ad Altice per 7,4 miliardi

L’assemblea degli azionisti dà l’ok alla cessione. L’incasso consentirà a Oi di ridurre i debiti e puntare sulla controllata Telecom. Mercoledì Recchi e Patuano vedranno il ministro brasiliano alle Tlc

Pubblicato il 23 Gen 2015

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L’assemblea degli azionisti di Portugal Telecom ha alla fine dato l’ok alla cessione di Portugal Telecom che dalla controllata Oi passerà ad Altice per 7,4 miliardi di euro. Una decisione sofferta, dopo il rinvio dell’assemblea degli azionisti deciso il 12 gennaio e dopo una serie di resistenze che si erano concretizzate nelle ultime settimane.

L’accordo per vendere le attività in Portogallo ad Altice, di proprietà del miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, potrebbe consentire ora a Oi di alleggerire i propri debiti e di giocare un ruolo di primo piano nel consolidamento del mercato brasiliano delle tlc.

“Si è tratta do un dibattito emozionante – ha detto al termine della riunione Joao Mello Franco, chief executive di Portugal Telecom – ma si è trattato di una decisione che gli azionisti hanno preso a larga maggioranza”.

La vendita fa di fatto tramontare l’idea, problematica dall’inizio, di creare il più grande operatore nel mondo di lingua portoghese, con più di 100 milioni di clienti.

La fusione aveva iniziato a barcollare lo scorso anno dopo che Portugal Telecom aveva chiuso l’anno con 900 milioni di default dovuti alla bancarotta del gruppo Espirito Santo. Un debito di cui Oi non era stata informata al momento del merger, e che ha portato alla revisione delle condizioni per la fusione.

La cessione delle attività portoghesi aveva registrato in assemblea degli azionisti l’opposizione dei piccoli azionisti e dei sindacati del lavoratori del gruppo.

Intanto, ricostruisce il Sole24ore, è in programma per mercoledì la trasferta in Brasile di Marco Patuano, Giuseppe Recchi e Piergiorgio Peluso, amministratore delegato, presidente e cfo di Telecom Italia, dove saranno impegnati in una serie di incontri istituzionali tra i quali spicca quello con il ministro delle Comunicazioni brasiliano, Ricardo Berzoini, mentre non sarebbero per il momento previsti contatti diretti con Oi, il cui Ceo, Bayard Gontijo, aveva mostrato disponibilità a fine dicembre a considerare la fusione con Tim Brasil.

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