Oltre 47 miliardi di risorse per rispondere alle sfide post-pandemia, puntando sulla digital transformation e la green economy. Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno concluso i negoziati su React-Eu, il pacchetto da 47,5 miliardi di euro nei prossimi due anni. Le risorse saranno rese disponibili attraverso i Fondi strutturali dell’Ue, con 37,5 miliardi di euro stanziati per il 2021 e 10 miliardi di euro per il 2022.
Le operazioni coperte dall’accordo saranno ammissibili a partire dal 1° febbraio 2020. Inoltre, i Paesi dell’Ue potranno utilizzare queste risorse aggiuntive fino alla fine del 2023, oltre alla proposta originaria della Commissione del 2022.
Le risorse di React-Eu sono aggiuntive rispetto a quelle previste nel Piano di ripresa (Recovery Plan).
React-Eu stanzierà risorse aggiuntive per i programmi della politica di coesione esistenti, senza attingere alle dotazioni di altri programmi né ad altre risorse preventivate per i prossimi anni. Si tratta quindi di risorse che si aggiungono alle attuali dotazioni per il periodo 2014-2020 e a quelle proposte per il periodo 2021-2027. E che andranno a foraggiare investimenti in settori chiave per la ripresa post-Covid, a cominciare appunto dalla transizione digitale e dal Green Deal e che andranno a potenziare quelli già in corso in questi settori,
Focus sui progetti per sostenere il mantenimento dell’occupazione, anche attraverso regimi di riduzione dell’orario lavorativo e aiuti ai lavoratori autonomi. Le risorse possono inoltre essere destinate a sostenere misure per la creazione di posti di lavoro e a favore dell’occupazione giovanile, ai sistemi sanitari e al finanziamento del capitale circolante e degli investimenti delle piccole e medie imprese. Tale sostegno sarà disponibile per tutti i settori economici, compresi il turismo e la cultura che sono stati particolarmente colpiti.
Gli stati membri potranno decidere autonomamente come indirizzare i fondi nello specifico. Sarà mantenuta la massima flessibilità, come proposto nell’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus e nell’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus Plus.
Per quanto riguarda la ripartizione, i fondi saranno distribuiti tenendo conto della prosperità relativa degli Stati Ue e degli effetti dell’attuale crisi sulle loro economie e società, anche in termini di disoccupazione giovanile.