“I risultati si presentano in crescita sia in termini di ricavi che di risultato operativo, mostrando un’accelerazione rispetto a quanto comunicato nel primo trimestre dell’anno”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, commenta così la semestrale del gruppo, chiusa con ricavi in lieve aumento del 2% a quota 18 miliardi, risultato operativo stabile a 847 milioni e utile netto in flessione del 9,7% a 510 milioni.
Nei primi 6 mesi dell’anno il fatturato complessivo ha beneficiato della buona performance del settore assicurativo e del risparmio gestito che, in un contesto di mercato caratterizzato da una forte contrazione della raccolta assicurativa, ha contribuito con 13,3 miliardi (+3,3%). Nello specifico, Poste Vita, leader italiano nel settore assicurativo con riserve tecniche pari a 118 miliardi (114 miliardi a fine dicembre 2016) ha realizzato una raccolta premi per 11 miliardi, evidenziando una crescita del 5,1% rispetto al primo semestre 2016, nonostante il calo della nuova produzione registrato dal mercato assicurativo in Italia di 11,6% nel primo semestre 2017.
Stabile il segmento finanziario, che ha registrato ricavi per 2,8 miliardi (+0,4%). In flessione quello dei servizi postali e commerciali (1,81 miliardi in calo del 3,8%), penalizzato dalla fisiologica riduzione dei volumi sulla corrispondenza. In crescita i ricavi del business corriere espresso, logistica e pacchi, pari a 342 milioni con aumento del 8,9% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Per quel che riguarda nello specifico il secondo trimestre, Poste registra una crescita del fatturato del 7% che, specifica l’Ad, “compensa ampiamente il calo” del trimestre precedente.
L’utile netto del primo semestre di Poste Italiane (510 milioni, in calo rispetto ai 565 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio), “risente dei maggiori oneri finanziari relativi alla svalutazione, per 82 milioni di euro, prima dell’effetto fiscale, delle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 da Poste Italiane ed emesse da Midco, società che detiene il 51% della Alitalia”. Poste, si legge nel comunicato, aveva sottoscritto il 23 dicembre 2014 Contingent Convertible Notes per un valore originario di 75 milioni di euro di durata ventennale. Al 30 giugno le Notes, iscritte per un valore complessivo di 82 milioni di euro a fine dicembre, comprensivi degli interessi rilevati, “sono state interamente svalutate”. Stessa mossa per l’investimento fatto nel fondo Atlante tramite Poste Vita.
Il risultato operativo si mostra sostanzialmente in linea (+0,5%) con quello del primo semestre 2016. “Bisogna tuttavia ricordare che il primo semestre dello scorso anno aveva beneficiato di una plusvalenza positiva dovuta all’effetto non ricorrente della cessione della quota in Visa Europe – sottolinea Del Fante -. Vale inoltre la pena osservare che nel primo semestre il gruppo ha messo a bilancio alcuni accantonamenti. Al netto di queste partite straordinarie l’utile operativo sarebbe stato pari a 912 milioni, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. L’amministratore delegato evidenzia poi il traguardo raggiunto dalle masse gestite/amministrate: 500 miliardi di euro.
Nelle parole dell’Ad spazio anche per i piani futuri: “Dall’inizio del mio mandato ho lavorato a due principali obiettivi: il completamento del team di management e l’individuazione e implementazione di linee strategiche per consegnare valore ai nostri stakeholders. Posso affermare che la squadra è ora al completo e sta lavorando al nuovo piano strategico che verrà presentato al mercato agli inizi del 2018”. I nuovi obiettivi, spiega Del Fante, “contribuiranno a rafforzare la generazione di cassa del gruppo e a supportare la nostra politica di dividendi, che per il 2017 confermiamo essere in linea con gli ultimi due anni”. Nel corso del 2016, si legge nella nota relativa alla semestrale, Poste Italiane ha distribuito un dividendo pari a 0,39 euro per azione.
Tra i punti qualificanti del piano strategico, prevede Del Fante, ci sarà un “rafforzamento delle partnership” nel settore dell’asset management e un aumento dell’offerta dei prodotti. Rispondendo ad una domanda sull’accordo tra Poste e Anima nel settore del risparmio gestito, Del Fante ricorda come il management abbia un “focus specifico” su questa operazione e che “tutte le opzioni sono sul tavolo” con l’obiettivo di estrarre il maggiore valore possibile dall’operazione. Nel nuovo Piano industriale si saranno anche i binari da percorrere per proseguire lungo il processo di innovazione del Paese, con particolare attenzione ai servizi per la Pubblica Amministrazione.