“Ci concentreremo sull’ampliamento dei prodotti offerti nel settore assicurativo e del risparmio gestito. Per quanto attiene ai servizi finanziari, ci focalizzeremo sul potenziamento dei sistemi di pagamento, anche facendo leva sulla nostra base clienti e sulla recente partecipazione acquisita in Sia. Inoltre, daremo ulteriore spinta ai servizi innovativi per la pubblica amministrazione. Sul fronte logistico-postale continueremo il percorso di rafforzamento nel settore pacchi, utilizzando il traino dell’e-commerce e proseguendo nel miglioramento della qualità dei servizi di corrispondenza“. A parlare è l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, che illustra durante la conference call per la presentazione dei risultati del primo trimestre i pilastri su cui si baserà il nuovo piano strategico di Poste, a cui il management sta lavorando e che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi, “alla fine dell’anno o al più tardi agli inizi del prossimo “, come ha confermato l’Ad. Nei prossimi mesi, ha aggiunto, “sarà finalizzata la politica dei dividendi 2017, che sarà sostanzialmente simile a quelle precedenti”.
Quanto ai risultati finanziari, nel primo trimestre 2017 i ricavi consolidati di Poste Italiane si sono attestati a 9,5 miliardi di euro, registrando un -2,3% sullo stesso periodo 2016, mentre l’utile netto consolidato ha visto una contrazione del 4,4% a 351 milioni di euro dai 367 del primo trimestre 2016. Il risultato operativo consolidato ha registrato un calo del 6,4% a quota 526 milioni di euro.
“I ricavi totali del Gruppo – spiega Del Fante – hanno registrato una sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio, pur in un contesto di mercato caratterizzato da una marcata contrazione della raccolta assicurativa, nonché dalla fisiologica riduzione dei volumi di corrispondenza tradizionale. I prossimi mesi saranno fondamentali per la formulazione del nuovo piano industriale, che permetterà al Gruppo di proseguire nel suo percorso di crescita”.
Rispetto al risultato operativo, Poste precisa in una nota che la flessione è funzione dei minori apporti derivanti dal settore dei servizi Postali e Commerciali e da quello dei servizi Finanziari, solo parzialmente compensati dalla positiva contribuzione al risultato da parte del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito.