E-commerce e pagamenti digitali pilastri della crescita di Poste Italiane. Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi pari a 2,9 miliardi: il fatturato da pacchi e corrispondenza ha raggiunto i 917 milioni (+18,9%) con un aumento record dei volumi B2C. I ricavi da pagamenti e mobile sono stati di 192 milioni, in crescita del 16,5%.
L’utile netto complessivo di Poste Italiane è stato pari a 447 milioni (+46%).
“Abbiamo avviato con decisione l’esecuzione del nuovo piano strategico ‘2024 Sustain & Innovate’. Cogliendo opportunità di business e cavalcando il miglioramento delle prospettive economiche, abbiamo conseguito una performance finanziaria solida già nel primo trimestre – commenta l’Ad Matteo Del Fante – Il forte incremento dei ricavi da pacchi, ottenuto grazie al raddoppio dei volumi B2C, la continua crescita dei pagamenti con carta e il costante sviluppo della nostra attività assicurativa rafforzano la nostra determinazione ad attuare con successo il nuovo piano strategico”.
“I risultati sono particolarmente positivi se si tiene conto che nel corso del trimestre diverse regioni italiane sono state sottoposte a misure parziali di lockdown – spiega – Ci siamo adattati e continuiamo ad evolverci in un mondo che cambia, fornendo al contempo tutti i nostri servizi con un’attenzione costante alle preferenze ed esigenze dei nostri clienti. Sono soddisfatto dei risultati raggiunti in termini di ricavi e costi; siamo ora concentrati sul nostro crescente ruolo di pilastro strategico a sostegno dell’Italia, grazie alla nostra presenza omnicanale e alle nostre straordinarie persone”.
“Sin dai primi giorni della pandemia dello scorso anno, il nostro business diversificato ha dimostrato quella capacità di recupero fondamentale per garantire l’integrità finanziaria di Poste Italiane – evidenzia – Siamo sempre a fianco dei nostri clienti, colleghi e comunità al momento del bisogno; al contempo conseguiamo risultati ragguardevoli in ogni trimestre per i nostri azionisti. In questa fase della pandemia, continuiamo ad essere un operatore di riferimento per sostenere la ripresa economica”.
“Siamo motore del cambiamento e con la capillarità della nostra rete fisica faciliteremo la transizione digitale dell’Italia, anche attraverso il nostro coinvolgimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – conclude – Ora, più che mai, siamo nella posizione migliore per sostenere l’economia, giocando un ruolo chiave nella società per costruire valore di lungo termine e generare rendimenti sostenibili per i nostri azionisti”.
Pacchi e distribuzione
I ricavi del primo trimestre del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sono aumentati del 18,9% rispetto al primo trimestre dello scorso anno a 917 milioni.
I ricavi da corrispondenza sono in calo dell’1,4% su base annua a 509 milioni, con il contributo di Nexive che compensa il calo della corrispondenza. I volumi sono aumentati del 6,4% A/A, ma con un mix di prodotti a tariffa inferiore.
I ricavi da pacchi hanno registrato nel primo trimestre un aumento record del 75% su base annua a 368 milioni, supportati da una notevole crescita a doppia cifra dei volumi in tutti i segmenti. Nel primo trimestre i volumi del comparto B2C sono aumentati dell’88% su base annua a 47 milioni; i volumi B2B sono in crescita del 45% su base annua a 11 milioni e i volumi C2X in aumento del 41% rispetto al primo trimestre del 2020 e pari a 2 milioni.
Nel primo trimestre, nell’ambito del programma di trasformazione degli impianti di smistamento, è stato inaugurato un nuovo hub con una capacità di lavorazione automatizzata totale di 270 mila unità al giorno. Sono stati gestiti oltre 1 milione di pacchi al giorno, il doppio rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, e i Postini hanno consegnato 21 milioni di pacchi, valore in crescita del 46% A/A.
I ricavi da distribuzione sono pari a 1,3 miliardi, in crescita dell’1,2% rispetto al primo trimestre del 2020, tenendo conto del confronto favorevole rispetto a marzo del 2020, mese impattato dalle misure di restrizione dello scorso anno, ma anche degli effetti dovuti ai lockdown regionali avvenuti nel primo trimestre del 2021.
Il risultato operativo (Ebit) della Strategic Business Unit ha registrato una consistente progressione nel primo trimestre del 2021, raggiungendo 57 milioni rispetto a € -36 milioni del primo trimestre del 2020, grazie alla crescita dei ricavi da pacchi e alla riduzione dei costi del personale.
Pagamenti e mobile
Nel primo trimestre i ricavi del settore Pagamenti e Mobile sono cresciuti di un sostanziale 16,5% A/A, per un totale di ricavi di 192 milioni, confermando la leadership di PostePay nel mercato dei pagamenti digitali in rapida espansione. I ricavi da pagamenti con carta sono aumentati del 20,3% a 101 milioni e i ricavi da servizi Telco sono in crescita dell’8,6% A/A a 74 milioni. È proseguito lo spostamento verso le carte Evolution, con un maggior margine ricorrente, con il totale delle carte ora sopra gli 8 milioni (in crescita del 14,3% A/A).
La componente Altri Pagamenti è aumentata nel primo trimestre del 34,2% A/A a 17 milioni, principalmente grazie al recupero di partite fiscali sospese nel 2020.
Nel primo trimestre del 2021 i ricavi da servizi Telco sono aumentati dell’8,6% A/A a 74 milioni, beneficiando della base clienti fidelizzata sia nel fisso che nel mobile, che ha raggiunto quota 4,8 milioni di utenti (+7% A/A).
Il numero delle transazioni di e-commerce nel primo trimestre del 2021 è cresciuto ulteriormente, raggiungendo 123,3 milioni (+51% A/A), supportando la strategia digitale delineata nel piano “24 Sustain & Innovate”.
Il Risultato Operativo (Ebit) del settore nel primo trimestre del 2021 è pari a 70 milioni, in crescita del 3,4%, con i pagamenti digitali che compensano la riduzione dei volumi di bollettini e i maggiori costi dei servizi Telco, mentre il nuovo contratto di fornitura di rete dei servizi di telefonia mobile consentirà di conseguire efficienze già dal secondo semestre del 2021.
Il riassetto di Nexive
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato i progetti di fusione e di scissione inerenti l’operazione di riassetto, nell’ambito del Gruppo Poste Italiane, riguardante le seguenti società (di seguito indicate, nel complesso, anche come “Gruppo Nexive”):
- Nexive Group S.r.l. (“Nexive Group”), il cui capitale è interamente e direttamente detenuto dalla stessa Poste Italiane;
- Nexive Servizi S.r.l. (“Nexive Servizi”), il cui capitale è interamente detenuto da Nexive Group;
- Nexive Network S.r.l. (“Nexive Network”), il cui capitale è interamente detenuto da Nexive Group;
- Nexive S.c.a.r.l. (“Nexive Scarl”), in cui capitale è detenuto al 75% da Nexive Network.
In particolare l’operazione di riassetto societario si articola nei seguenti passaggi:
- la fusione per incorporazione di Nexive Group e di Nexive Servizi in Poste Italiane;
- la scissione parziale di Nexive Network in favore di Poste Italiane, quanto al ramo d’azienda relativo alle attività di recapito della corrispondenza, che comprendono l’interessenza azionaria in Nexive Scarl, e in favore di Postel, società anch’essa interamente e direttamente controllata da Poste Italiane, quanto al ramo d’azienda relativo alle attività di stampa.
I progetti di fusione e di scissione sono stati approvati nella giornata dell’11 maggio 2021 anche dai Consigli di Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza, di Nexive Group, di Nexive Servizi, di Nexive Network e di Postel.
L’operazione di riassetto societario di cui sopra si inserisce nel percorso di integrazione delle sopra indicate società del Gruppo Nexive – la cui acquisizione da parte di Poste Italiane era stata completata in data 29 gennaio 2021 – nell’ambito del Gruppo Poste Italiane, secondo quanto già anticipato al mercato in occasione della presentazione del piano strategico “2024 Sustain & Innovate” in data 19 marzo 2021.
L’operazione, che prevede l’applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di scissione e fusione di società interamente possedute, spiegherà la sua efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2021 e non comporterà alcuna emissione di nuove azioni né comunque assegnazione di azioni di Poste Italiane, azionista unico di tutte le società partecipanti alle fusioni e alle scissioni sopra indicate.