Digitalizzare il mercato del trasporto merci su strada. Con questo obiettivo nasce jv tra Poste Italiane e sennder che mira a migliorare l’efficienza del trasporto su strada su grandi distanze del provider italiano e copre l’intero settore dei trasporti a carico completo e la movimentazione di colli e lettere tra tutti gli hub di smistamento e distribuzione del principale fornitore italiano di servizi postali.
La piattaforma digitale per il trasporto merci di proprietà sennder rappresenta una rivoluzione nella realtà europea del trasporto merci ed è specificamente ideata per il mercato dei trasporti a carico completo (Full Truck Load o Ftl), avendo come obiettivo di organizzare, registrare e ottimizzare le merci per il trasporto. La jv neonata opera sotto il nome di “sennder Italia S.r.l.” e gestisce tutti i trasporti sul suolo italiano per la sennder GmbH.
L’unione tra il sapere e l’esperienza logistica acquisita dall’operatore postale italiano nei suoi 158 anni di storia e le innovazioni di sennder, il più importante spedizioniere europeo, rende la jv un delle aziende più interessanti sul panorama logistico italiano. Il giovane team di sennder Italia può contare sullo spirito imprenditoriale, un ambiente multiculturale composto da 40 nazionalità con 15 lingue ed è diretto da Andrea Monticelli (ceo), Gregor Nothacker (coo) e Alessandro Gallo (cfo).
Grazie a questa jv, la più estesa rete di spedizione d’Italia unisce le proprie forze con la piattaforma digitale per la gestione dei trasporti Ftl a maggiore crescita. La partnership consentirà a Poste Italiane di poter contare sul monitoraggio completo dei suoi mezzi tramite Gps, di adottare tecnologia operativa all’avanguardia e di ridurre le emissioni di CO2, grazie all’impiego di veicoli con carburanti alternativi ed un maggiore sfruttamento. La mossa garantirà a Poste Italiane un risparmio annuo superiore al 6% sulle spese annue per trasporti a carico completo pari a 100 milioni.
Una maggiore efficienza e l’impiego di tecnologia all’avanguardia sono un pilastro fondamentale del programma strategico Deliver 2022 di Poste Italiane promosso da Matteo Del Fante (CEO). Il programma prevede l’unione tra ottimizzazioni interne e soluzioni esterne per affrontare al meglio le opportunità di mercato. In questa ottica, la chiave per il successo sta nel volume di ordini gestiti dalla piattaforma digitale di sennder che, grazie ad algoritmi avanzati, consente di minimizzare i chilometri a vuoto dei camion di Poste Italiane.
“Questa iniziativa rientra nell’ottica di una strategia più ampia da noi adottata, il piano Joint Delivery Model, e ha l’intento di modernizzare la nostra flotta e continuare ad ottimizzare la nostra catena del valore logistico, tramite soluzioni IT avanzate, efficienza dei costi di trasporto e la riduzione delle emissioni di CO2 – spiega il ceo di Poste Italiane, Matteo del Fante – Poste Italiane coniuga con successo l’innovazione interna con specifiche partnership di start-up rese possibili dalla sua nuova piattaforma informatica Open Innovation. Vediamo una chiara opportunità di svolgere un ruolo ancora più centrale nel mondo digitale dei nostri clienti fornendo innovazione.
“La JV è un chiaro esempio di come la partnership tra l’operatore logistico italiano, con 158 anni di esperienza alle spalle, e la tecnologia all’avanguardia possa sbloccare sinergie e opportunità finora mai viste, sia per Poste Italiane sia per sennder – commenta David Nothacker, ceo e co-fondatore di sennder – Sennder introduce comunicazioni basate su cloud e una tracciatura migliorata, assieme ad un’organizzazione più efficiente della mappatura logistica, in un’industria che ancora oggi si avvale prevalentemente di fatture spedite via fax o in formato cartaceo. Il nostro sistema di tracciamento Gps aiuterà Poste Italiane fornendo delle stime di arrivo con elevata precisione”.
Sprint all’intelligenza artificiale
Poste Italiane scommette sull’AI. La società consolida il processo di trasformazione digitale, grazie allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale basati sulla collaborazione virtuosa uomo-macchina capaci di semplificare, rendere ancora più efficace e proiettare nel futuro la relazione con i cittadini. I campi di applicazione dell’intelligenza artificiale nel Servizio Clienti di Poste si sono tradotti in un numero sempre maggiore di casistiche gestite tramite l’Assistente digitale Poste, accrescendo la disponibilità della sua fruizione sia da canale chat web, sia vocale, su servizi informativi e di assistenza, con un ampio programma di sviluppo che aumenterà gradualmente la copertura.
“Si tratta di un vero e proprio ecosistema di soluzioni evolute che vanno dal machine learning, al natural language processing e che forniscono ai dispositivi la capacità di imparare, comprendere e agire dialogando con i cittadini per rendere loro più agevole ed efficace ogni gesto quotidiano”, spiega una nota di Poste Italiane.
Chi accede e utilizza il sito poste.it può scegliere di farsi aiutare dall’Assistente digitale Poste, un chatbot che gestisce la conversazione con coloro che chiedono informazioni o soluzioni a problemi. L’Assistente digitale è attivo su tutto il mondo Postepay, per il recupero delle credenziali, sul calcolo del valore dei Buoni fruttiferi o ancora per avere informazioni sullo stato della consegna di un pacco o di una lettera.
Attualmente, l‘Intelligenza Artificiale è disponibile anche sul canale voce per l’assistenza sui servizi Postepay e per la dettatura telegrammi, un servizio storico rivisitato ora in chiave innovativa.
Se l’Assistente digitale non è in grado di rispondere, il servizio mette in contatto il cliente con un operatore umano, attivando una vera e propria staffetta. L’Assistente chiederà al suo interlocutore anche un parere per il servizio reso, informazioni utili per lo staff di specialisti che lavorano per migliorare la qualità e l’efficacia dell’assistenza.
Un primo presidio di Intelligenza Artificiale è anche su whatsapp: qui il cliente può chattare con l’Assistente digitale Poste per tematiche legate al periodo di pagamento pensioni, all’apertura degli uffici postali e alla prenotazione del turno a sportello.
“L’Assistente digitale di Poste Italiane – evidenzia la società – ha dimostrato di essere una tecnologia “amica” e rassicurante anche durante la fase più critica dell’emergenza Coronavirus, rispondendo a migliaia di pensionati che hanno chiesto e ottenuto informazioni sugli orari, la progressiva riapertura degli uffici postali e sulla dislocazione degli uffici più vicini per riscuotere la pensione. L’Intelligenza artificiale ha risposto anche ai quesiti sullo stato di avanzamento delle pratiche di anticipo della Cassa Integrazione. Un servizio che si è dimostrato quindi a prova di emergenza e a prova di futuro”.
Il principio su cui Poste Italiane ha fondato il programma è quello di un modello inclusivo, in cui l’intelligenza artificiale sostiene l’uomo nelle gestioni più standard, ne libera il tempo a vantaggio di richieste più complesse e per servire un numero sempre maggiore di clienti. L’uomo a sua volta ne facilita l’apprendimento e la crescita. L’efficacia dell’intelligenza artificiale viene dunque esaltata dall’ingegno e dalla sensibilità dell’individuo fino a renderla accogliente ed empatica, oltre che sempre più competente.
Costante e impegnativo è quindi il lavoro di training sull’intelligenza artificiale, nell’”officina delle parole di Poste” nata per l’occasione, con l’obiettivo accrescerne il vocabolario, la capacità di riconduzione logica dei concetti e l’innesco di soluzioni, anche a fronte di richieste fatte con le mille sfumature dialettali della lingua italiana.
L’intera campagna di innovazione e sviluppo condotta da Poste si muove inoltre in sintonia con la visione, il quadro regolamentare e gli obiettivi della “Strategia italiana per l’intelligenza artificiale”, il documento di indirizzo sulle tecnologie digitali più avanzate come leva della competitività del sistema Paese, pubblicato recentemente dal Ministero dello Sviluppo economico.