È ancora una trimestrale all’insegna del business digitale per Poste Italiane, con i ricavi dei servizi di pagamento e mobile che hanno continuato a crescere, su base annua, del +36,6% attestandosi a 405 milioni di euro nel periodo luglio-settembre. Ancora più marcato l’incremento dei primi nove mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022: +44,2%, pari a 1,1 miliardi di euro, a conferma del ruolo chiave di PostePay sul mercato dei pagamenti digitali in Italia. L’utile netto trimestrale è di 89 milioni (+23,9% anno su anno); nei primi nove mesi l’incremento è del 20,8% (per un totale di 232 milioni di euro).
A livello di gruppo (quattro le divisioni: Servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione; Servizi finanziari; Servizi assicurativi; Servizi di pagamento e mobile), il trimestre ha visto i ricavi superare i 2,8 miliardi di euro (+3,6% su base annua), mentre il risultato operativo (Ebit) è di 539 milioni (-18%) e l’utile netto scende a 382 milioni (-15,9%).
Hanno tutte il segno più, invece, le prestazioni dei primi nove mesi del 2023, con ricavi in crescita su base annua del 6,8%, pari a 8,9 miliardi di euro, e un Ebit che ha raggiunto i 2,1 miliardi (+1,5%), mentre l’utile netto è di 1,5 miliardi (+5,8%). Questi risultati “vanno oltre il nostro piano strategico”, ha evidenziato Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane.
L’Ad ha annunciato che il gruppo sta lavorando al “nuovo piano strategico che presenteremo il prossimo anno insieme ai risultati per l’intero esercizio del 2023. Con il nuovo piano andremo a delineare la strategia alla base della trasformazione del nostro business logistico e dell’evoluzione del nostro modello di servizio, volto a massimizzare il valore della nostra piattaforma”.
Poste Italiane, boom per i pagamenti digitali
Il risultato operativo (Ebit) dell’intera divisione Servizi di pagamento e mobile è aumentato nel terzo trimestre del 17,1%, su base annua, a 118 milioni (e vale 317 milioni nei primi nove mesi del 2023, in crescita del 17,6% su base annua rispetto allo stesso periodo del 2022), grazie alla crescita dei ricavi e al contributo di Lis che hanno più che compensato i costi di avviamento del business energetico.
Nel dettaglio i pagamenti con carta hanno raggiunto un valore di 187 milioni di euro nel terzo trimestre del 2023, in crescita del 20,7%, su base annua (pari 519 milioni nei primi nove mesi del 2023, in crescita del 28,5% su base annua rispetto allo stesso periodo del 2022), grazie a un maggiore utilizzo delle cartedovuta alla migrazione strutturale dal contante e al contributo dal consolidamento di Lis (+ 17 milioni di ricavi aggiuntivi). Hanno sostenuto il trend anche le carte Evolution a margine ricorrente più elevato, il cui stock totale è pari a 9,9 milioni di carte (+5,8% su base annua).
I ricavi da servizi telco sono aumentati nel terzo trimestre del 2023 del +4,5%, su base annua, a 83 milioni di euro (247 milioni nei primi nove mesi del 2023, in crescita del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022), supportati da una base di 4,8 milioni clienti e dall’offerta in fibra.
PosteId (la soluzione nazionale di identità digitale di Poste Italiane) nei primi nove mesi del 2023 risulta attivata da 24,1 milioni di clienti (+2,5% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022).
L’offerta energia di Poste Energia disponibile sul mercato retail, lanciata a giugno 2022, ha contribuito nel terzo trimestre del 2023 con 41 milioni di ricavi (82 milioni nei primi nove mesi dell’anno), raggiungendo oltre 400.000 adesioni.
Nel terzo trimestre i ricavi dei servizi di Incassi e pagamenti hanno registrato una crescita del 59,9%, attestandosi a 94 milioni (274 milioni, +103,4% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022), principalmente grazie alle operazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di Payment service provider (PsP) e al contributo di Lis (29 milioni di ulteriori ricavi incrementali).
Le transazioni e-commerce hanno proseguito lungo il percorso di espansione nei primi nove mesi dell’anno, attestandosi a 510 milioni (in crescita del 18,8% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022).
Sprint per Corrispondenza e logistica
Nel terzo trimestre del 2023 i ricavi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione sono aumentati dell’1,9% su base annua a 860 milioni (in crescita del 4,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 2,8 miliardi nei primi nove mesi del 2023).
I ricavi della Corrispondenza risultano in crescita, con +0,7% su base annua, rispetto al terzo trimestre del 2022, e pari a 486 milioni (in crescita dello 0,6% rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 1,5 miliardi nei primi nove mesi del 2023). I volumi della Corrispondenza sono diminuiti nel trimestre del 9,0% su base annua (-6,5%, anno su anno, rispetto ai primi nove mesi del 2022). I prezzi medi risultano in crescita nel trimestre (+9,7%) e nei primi nove mesi dell’anno per l’8,0%, compensando il calo strutturale dei volumi di corrispondenza non registrata, che presentano margini ridotti.
I ricavi dei pacchi hanno registrato una crescita dell’1,5% nel terzo trimestre su base annua, attestandosi a 333 milioni (in crescita dello 0,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 992 milioni nei primi nove mesi del 2023). Le tariffe dei pacchi sono diminuite dello 0,8% nel terzo trimestre (-0,2% nei primi nove mesi dell’anno), per effetto del diverso mix di prodotto.
“In Corrispondenza, pacchi e distribuzione, tutti i segmenti hanno contribuito alla crescita dei ricavi della divisione, grazie alla revisione delle tariffe postali e a un business mix favorevole, nonché alla crescita dei volumi dei pacchi“, ha evidenziato Del Fante. “Alla luce di questi ottimi risultati, ci aspettiamo che il risultato operativo (Ebit) per l’intero anno 2023 di Corrispondenza, pacchi e distribuzione sia superiore alla nostra guidance e a break-even. Il contesto favorevole dei tassi di interesse ha sostenuto il margine di interesse (Nii) ricorrente, contribuendo a sostenere la resilienza del trend dei ricavi dei nostri servizi finanziari”.

Le altre divisioni
I ricavi dei Servizi finanziari sono diminuiti nel terzo trimestre del 2023 del 3,9% su base annua a 1,2 miliardi (+3,0% anno su anno rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 3,9 miliardi nei primi nove mesi del 2023). I ricavi lordi trimestrali (inclusi i ricavi infrasettoriali) sono diminuiti del 3,1% su base annua a 1,4 miliardi (pari a 4,5 miliardi nei primi nove mesi del 2023, in crescita del 3,9% su base annua rispetto allo stesso periodo del 2022). Il margine di interesse (Nii) trimestrale è cresciuto del 7,7% su base annua a 566 milioni, +21,3% anno su anno a 1,7 miliardi nei primi nove mesi del 2023, con un ritorno medio del 2,42% (nei primi nove mesi del 2022 era pari al 1,94%), trainato da un livello più alto dei tassi di interesse e dall’aumento dei depositi retail e corporate. L’Ebit è in calo, anno su anno, del 21,3% nel terzo trimestre del 2023 e si attesta a 192 milioni a causa del diverso mix di ricavi, e risulta stabile al -0,1%, su base annua, a 648 milioni nei primi nove mesi del 2023.
Nel terzo trimestre i ricavi del settore assicurativo sono aumentati del 6,5% su base annua a 371 milioni (-0,1% anno su anno a 1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2023). Il risultato operativo (Ebit) è aumentato del 7,7%, su base annua, a 322 milioni (in calo dell’1,4%, su base annua, rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 986 milioni nei primi nove mesi del 2023), in linea con gli obiettivi.
Poste alza la guidance per il 2023
Del Fante ha affermato che “Grazie al nostro modello di business collaudato che fa leva sulla diversificazione, conseguiamo costantemente risultati finanziari superiori rispetto agli obiettivi, trainati dalla performance commerciale e dalla razionalizzazione dei costi. Sulla base di questi solidi risultati, siamo lieti di rivedere al rialzo la nostra guidance sul risultato operativo (Ebit) per il 2023, dall’obiettivo originario di 2,5 miliardi a 2,6 miliardi di euro”.
L’Ad ha indicato che l’azienda continua a investire, “migliorando ulteriormente le nostre capacità in termini di tecnologia, prodotti e persone, diversificando le nostre attività, preservando al contempo il nostro bilancio solido”.
I risultati, ha sottolineato ancora l’Ad sono stati ottenuti sia tramite “una continua razionalizzazione dei costi, in un contesto caratterizzato da inflazione” sia “grazie alla dedizione e alla resilienza delle nostre persone, che lavorano instancabilmente per soddisfare le esigenze degli italiani, con un’attenzione costante all’innovazione e al miglioramento dell’esperienza del cliente”, ha proseguito Del Fante. “Siamo, pertanto, lieti di poter corrispondere a tutti i nostri dipendenti un bonus una tantum di 1.000 euro, concordato ad agosto e in pagamento a novembre. Questo bonus ha anche lo scopo di mitigare la dinamica inflattiva nel periodo di vigenza del presente accordo. Nel frattempo, sono in corso le trattative per il nuovo contratto collettivo per il periodo 2024-26″.