Nella cornice di Expo, presso il Vivaio Scuole del Padiglione Italia sono stati premiati i lavori svolti durante l’anno 2014-2015 dalle scuole che hanno aderito al progetto di Social Reading promosso da TIM in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. L’iniziativa, volta a sperimentare soluzioni didattiche innovative finalizzate a creare sistemi di apprendimento evoluto basati su modelli partecipativi, ha coinvolto le classi quarte e quinte della scuola primaria. Il progetto ha coinvolto, nell’anno scolastico 2014-2015, circa cento classi sul territorio regionale in un percorso di utilizzo delle tecnologie digitali applicate alla didattica e riguardante i temi dell’Expo. Le tre scuole premiate, in base a criteri basati sull’assiduità di utilizzo della piattaforma, la qualità del risultato creativo e la capacità di integrazione tra didattica e tecnologie, sono: l’Istituto Comprensivo “Erasmo da Rotterdam” di Albairate e Cisliano (Milano), l’I.C. “ Einaudi-Pascoli “ di Milano e Cusago (Milano) e l’I.C. “G. E G. Robecchi” di Gambolò (Pavia).
Gli alunni delle classi che hanno aderito al progetto sono stati impegnati in un’attività di “lettura collaborativa” grazie all’impiego di una piattaforma informatica messa a disposizione da Tim: in particolare, il sistema di didattica partecipativa e collaborativa Scuolabook Network permette la condivisione di risorse librarie online, accessibili da tutti i tipi di dispositivi (notebook, tablet, PC e LIM), e consente la lettura, l’annotazione, la rielaborazione e l’esecuzione di compiti ed esercizi per la comprensione del testo. I contenuti condivisi ed elaborati dagli studenti hanno riguardato i temi di Expo Milano 2015 per celebrare la collaborazione sinergica tra scuole lombarde e l’Esposizione Universale. La piattaforma informatica fornita da TIM, inoltre, è stata utilizzata nell’ambito del Progetto Scuola promosso da Expo per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche al centro dell’evento.
“Questo progetto conferma l’impegno del Gruppo Telecom Italia nel settore dell’education – afferma Roberto Murgia, amministratore delegato di Alfabook e responsabile Education Solutions di Telecom Italia Digital Solutions (Gruppo Telecom Italia) – In particolare, riteniamo che la diffusione di strumenti di facile accesso per gli allievi e i docenti a supporto dell’innovazione digitale della didattica sia un elemento di fondamentale importanza per favorire i processi di digitalizzazione della scuola e preparare le nuove generazioni alle professioni del futuro”.
“L’esperienza sviluppata da Tim con alcune scuole nel quadro dello specifico protocollo d’intesa siglato nel 2014 con l’ufficio scolastico regionale per la Lombardia ha avuto esiti interessanti sotto diversi profili – commenta Franco Gallo, dirigente tecnico Miur presso USR Lombardia – I ragazzi, interagendo mediante la tecnologia digitale, hanno dimostrato di rafforzare i legami sociali già consolidati e di saperli indirizzare alla collaborazione e alla creatività. In alcuni casi, soggetti meno propensi all’interazione in presenza hanno migliorato le loro capacità sociali e le hanno poi trasferite sul piano della relazione in carne ed ossa. Si è verificata quindi una dinamica inclusiva in se stessa pregevole. In secondo luogo, la lettura sociale non è stata frettolosa e passiva come spesso accade quando si tratta semplicemente di sbrigare un compito o un dovere, bensì approfondita e rapportata alla diretta esperienza dei soggetti coinvolti. Leggere un libro, d’altronde, non è mai stato, nel suo senso autentico, un processo soltanto intellettivo, ma anche emotivo ed espressivo. La tecnologia, anche perché ormai famigliare a molti, ha facilitato la compartecipazione delle emozioni e dei punti di vista e la loro riorganizzazione per il riutilizzo e la fissazione. L’elemento sotteso di gamification potrà essere potenziato in futuro, come la gamma dei testi disponibili, facilitando l’ideale di un apprendimento non direttivo e divertente, dove la fatica è ricompensata dall’interesse e dalla fiducia conquistata presso gli altri e in se stessi nel quadro del lavoro di gruppo”.