Google un posto sicuro per i dati degli utenti? “Non sono d’ accordo. Credo che i nostri dati saranno sempre di più nelle nuvole, ma i nostri diritti devono stare con i piedi per terra. Non devono essere virtuali. C’ è ancora poca trasparenza sull’ uso delle informazioni personali”. A dirlo è il nuovo Garante europeo della protezione dei dati personali Giovanni Buttarelli, intervistato dal Corriere della Sera. Sottolinea come i colossi Usa dovranno adeguarsi alle norme europee su trasparenza e privacy: “un autorevolissimo esponente americano mi ha detto: “per i prossimi 5-6 anni il dialogo sarà tra la Silicon Valley e Bruxelles. Bruxelles il centro di gravità delle regole, la California il centro delle tecnologie'”
“L’ Europa ha l’obbligo, in base al nuovo trattato di Lisbona, di legiferare. Non è una facoltà o una scelta. E credo – continua il magistrato – che Google come tutti gli altri grandi player abbia tutto l’ interesse ad avere regole armonizzate. Oggi dialoga con 28 Paesi, domani avrà un solo interlocutore europeo”.
Buttarelli riflette anche sul diritto all’oblio e al giornalista che chiede quale sia il senso dell’intervento della Corte di giustizia se su google.com tutto resta invariato dice: “pochi giorni fa, 28 autorità nazionali e la nostra autorità europea hanno approvato un documento che dice chiaramente. Questo ‘spezzatino’ non ha cittadinanza nella normativa attuale. Non possiamo operare una distinzione in base al posto in cui una società mette i server o crea il suo quartier generale. Prodotto globale, tutela globale”.