SAFE HARBOR

Privacy dati: piattaforma comune dei garanti Ue

I vertici delle Authority, secondo quanto risulta a CorCom, sono arrivati a un accordo che favorirà una posizione comune dell’Ue

Pubblicato il 15 Ott 2015

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I garanti per la privacy degli stati membri dell’Ue sono arrivati oggi a Bruxelles a una soluzione condivisa su un pacchetto di principi che dovrebbero ispirare il trattamento dei dati nell’Unione Europea. E’ quanto risulta a CorCom, anche se nessun comunicato ufficiale è stato emesso al termine dell’incontro. Il documento conclusivo dovrebbe comunque essere reso noto nei prossimi giorni.

Si tratta di un primo tassello per la costruzione di una posizione comune europea sulle tematiche della privacy nel trattamento dei dati dopo che una recente sentenza della corte di Giustizia europea aveva riconosciuto ai singoli Stati la libertà di prendere posizioni unilaterali.

Secondo il giudice Ue, gli Usa non garantiscono adeguatamente la tutela dei dati dei cittadini europei. Di fatto smontando il Safe Harbor, l’accordo tra Stati Uniti e Commissione Ue del luglio 2000 che considerava gli Usa un “porto sicuro” per i dati dei cittadini europei trattati dai server americani. La decisione ha di fatto azzerato gli accordi Usa-Ue conferendo ai singoli Stati europei il potere sovrano sui dati personali degli utenti, compresa la possibilità di obbligare le aziende che operano al di fuori dei confini continentali a “trasferire” in Europa i data center attraverso cui vengono gestiti i dati dei cittadini Ue.

La decisione della Corte di Giustizia dell’Aia, ha accelerato il confronto tra Stati Uniti ed Ue per la definizine di un nuovo accordo quadro suil trattamento dei dati dei cittaidni e delle aziende europee nei server americani..

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