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Privacy dei minori, multa a TikTok per 345 milioni

Nel mirino della Commissione irlandese per la protezione dei dati, che agisce per conto di Bruxelles, le modalità di registrazione degli under 18 e alcune funzionalità dell’app ritenute non a norma. Ma l’azienda non ci sta: “Problemi risolti da tempo”

Pubblicato il 15 Set 2023

tiktok

L’Unione Europea ha inflitto una multa di 345 milioni di euro a TikTok per aver violato le sue norme sulla protezione dei dati nel trattamento delle informazioni riguardanti i minori. Secondo quanto comunicato dalla Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc), che agisce per conto della Ue, TikTok Technology Limited dovrà pagare “sanzioni amministrative per un totale di 345 milioni di euro” e adeguare le sue operazioni entro tre mesi. Il Dpc ha aperto un’indagine nel settembre 2021 sul gruppo che oggi conta 150 milioni di utenti negli Stati Uniti e 134 milioni nell’Unione Europea. I reati in questione hanno riguardato il periodo compreso tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020.

Nel mirino le modalità di registrazione dei minori

L’autorità irlandese rileva in particolare nella sua decisione che la registrazione dei minori sulla piattaforma è stata effettuata in modo tale che i loro account fossero definiti pubblici per impostazione predefinita. Altri problemi riguardano la modalità “connessione familiare”, che permette di collegare l’account TikTok di un genitore a quello del proprio adolescente. Secondo la decisione, la società in particolare non ha verificato se l’utente associato fosse effettivamente il genitore o il tutore.

Inoltre, se la piattaforma è teoricamente riservata a utenti di almeno 13 anni, il Dpc ritiene che TikTok non abbia tenuto adeguatamente conto dei rischi che corrono i più giovani che comunque riescono a crearsi un account.

Nel mirino anche il Registration Pop-Up e il Video Posting Pop-Up. Secondo la Privacy irlandese entrambe le funzionalità non avrebbero presentato all’utente le opzioni “in modo obiettivo e neutrale”.

Nel pop-up di registrazione, i minorenni venivano spinti a optare per un account pubblico scegliendo il pulsante Salta, cosa che li avrebbe appunto portati ad avere un profilo visibile a tutti e i loro video commentabili da tutti, adulti compresi.

Nel pop-up per la pubblicazione di video, i minorenni venivano invitati a cliccare subito su Pubblica ora, presentato in grassetto e più evidente rispetto al pulsante Annulla, cosa che (di nuovo) avrebbe reso i loro contenuti pubblici e più facilmente accessibili a tutti.

TikTok: “In disaccordo con la decisione”

Ma TikTok non ci sta e “pur rispettando l’autorità della Dpc” si dice in disaccordo sulla decisione, in particolare sull’importo della sanzione. “Le criticità sollevate dall’autorità irlandese si concentrano su alcune impostazioni e funzionalità presenti in app tre anni fa e che abbiamo modificato ben prima dell’avvio dell’indagine, come l’impostazione dei profili degli utenti sotto i 16 anni privati di default”, spiega un portavoce della società.

Secondo TikTok, l’indagine della Dpc “si è concentrata esclusivamente sul periodo luglio-dicembre 2020”.

“La Dpc – spiega il social network in una nota – non ha riscontrato che le misure di TikTok per la verifica dell’età abbiano violato il Gdpr e la maggior parte delle criticità su cui si basa la decisione non sussistono più, dal momento che abbiamo introdotto una serie di misure all’inizio del 2021 – diversi mesi prima che l’indagine della Dpc avesse inizio”. Inoltre, prosegue l’azienda, “riteniamo che le nostre impostazioni abbiano sempre consentito ai nostri utenti il controllo sulla scelta di avere un profilo pubblico o privato, ma, nel gennaio 2021 (ben 8 mesi prima che la Dpc avviasse la propria indagine), siamo stati la prima grande piattaforma a rendere privati di default tutti gli account, nuovi e già esistenti, di utenti fra i 13 e i 15 anni”.

“Abbiamo inoltre implementato – prosegue TikTok – altre modifiche cruciali per rafforzare ulteriormente la privacy degli utenti più giovani: abbiamo limitato le opzioni relative a chi può commentare un video creato da utenti fra i 13 e i 15 anni, offrendo soltanto la scelta tra ‘Amici’ o ‘Nessuno’ ed eliminando l’opzione ‘Tutti’; abbiamo modificato le impostazioni delle funzioni ‘Duetto’ e ‘Stitch’ in modo tale che nessuno possa utilizzarle su TikTok con contenuti creati sotto i 16 anni (tra i 16 e i 17 anni, l’impostazione predefinita di queste funzioni è ‘Amici’); abbiamo reso ‘Off’ l’impostazione predefinita per ‘Suggerisci il tuo account ad altri’ per gli utenti fra i 13 e i 15 anni”. Conclude il social network: “Alla fine di questo mese inizieremo inoltre ad attivare un nuovo flusso per la registrazione di account di utenti tra i 16 e i 17 anni, che verranno preselezionati come privati”.

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