Facebook toglie 1,5 miliardi di utenti dalle “grinfie” della Gdpr, la normativa europea che entrerà in vigore dal 25 maggio. E questo nonostante la promessa di Mark Zuckerberg di applicare lo “spirito” della nuova regolamentazione a livello mondiale.
Attualmente i termini di servizio degli utenti che risiedono fuori degli Usa e del Canada vengono gestiti sotto il “cappello” della sede internazionale della compagnia: in Irlanda. Secondo l’Irish Times, Facebook sarebbe intenzionata a portare tutti gli utenti extra-europei, appunto circa un miliardo e mezzo (i residenti Africa, Asia, Australia e Latin America), sotto la legislazione californiana, sottraendoli dunque ai paletti sulla privacy. Proprio pochi giorni fa la piattaforma ha annunciato modifiche, in particolare su teenager e riconoscimento facciale, nel rispetto di queste nuove norme.
Proprio negli scorsi giorni Facebook aveva annunciato una serie di aggiornamenti allineati alle nuove regole europee (dal consenso dati al riconoscimento facciale): un set di modifiche che a questo punto varranno solo per 400 milioni di utenti sui più di 2 miliardi profili custoditi nei server dell’azienda di Menlo Park.
La sede di Dublino – circa 1.500 dipendenti – però non verrà smantellata. Verrà però spostata in California la sede competente per le controversie sulla privacy. Tutto il resto sarà mantenuto sotto la giurisdizione irlandese, incluse le tasse e i contenziosi che ne possono derivare.