STRATEGIE

Privacy, la mossa a sorpresa di Facebook: 1,5 mld di utenti “sottratti” ai paletti Gdpr

Gli iscritti extra-europei – residenti in Africa, Asia, Australia e Latin America – ricadranno sotto la legislazione californiana e non più quella irlandese: in questo modo il nuovo Regolamento europeo in vigore dal 25 maggio coinvolgerà solo 400 milioni di utenti. Contraddicendo le affermazioni di Mark Zuckerberg di estendere le norme all’intera utenza mondiale

Pubblicato il 20 Apr 2018

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Facebook toglie 1,5 miliardi di utenti dalle “grinfie” della Gdpr, la normativa europea che entrerà in vigore dal 25 maggio. E questo nonostante la promessa di Mark Zuckerberg di applicare lo “spirito” della nuova regolamentazione a livello mondiale.

Attualmente i termini di servizio degli utenti che risiedono fuori degli Usa e del Canada vengono gestiti sotto il “cappello” della sede internazionale della compagnia: in Irlanda. Secondo l’Irish Times, Facebook sarebbe intenzionata a portare tutti gli utenti extra-europei, appunto circa un miliardo e mezzo (i residenti Africa, Asia, Australia e Latin America), sotto la legislazione californiana, sottraendoli dunque ai paletti sulla privacy. Proprio pochi giorni fa la piattaforma ha annunciato modifiche, in particolare su teenager e riconoscimento facciale, nel rispetto di queste nuove norme.

Proprio negli scorsi giorni Facebook aveva annunciato una serie di aggiornamenti allineati alle nuove regole europee (dal consenso dati al riconoscimento facciale): un set di modifiche che a questo punto varranno solo per 400 milioni di utenti sui più di 2 miliardi profili custoditi nei server dell’azienda di Menlo Park.

La sede di Dublino – circa 1.500 dipendenti – però non verrà smantellata.  Verrà però spostata in California la sede competente per le controversie sulla privacy. Tutto il resto sarà mantenuto sotto la giurisdizione irlandese, incluse le tasse e i contenziosi che ne possono derivare.

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