Offrivano la possibilità di scaricare software gratuitamente dal
proprio sito, ma agli utenti veniva poi comunicato online che,
avendo usufruito di tali servizi, risultavano aver sottoscritto un
contratto biennale con richiesta di versamento di 96 euro
l'anno.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale nei confronti
dei responsabili della società "Estesa Limited", al
quale è riconducibile il sito in questione,
"Italia-programmi.net", registrato alle Seychelles,
configurando la tentata truffa, dietro l'emissione del
messaggio ingannevole.
Gli accertamenti, per il momento contro ignoti, sono partiti sulla
base di una decina di denunce e di almeno 4mila segnalazioni
arrivate al
Garante della concorrenza e del mercato, che aveva già aperto
un'indagine nei mesi scorsi.
Le indagini sono state delegate dal procuratore aggiunto Nello
Rossi ai sostituti Maria Teresa Gregori e Nicola Maiorano, del pool
reati informatici. Sulla vicenda si sono mosse, nei mesi scorsi,
anche le associazioni di consumatori ottenendo dal Garante una
dichiarazione di "pratica scorretta" ed una successiva
intimazione a pubblicizzare correttamente le condizioni di scarico
dei programmi online.
Cosa che, da qualche tempo, si sta verificando. Secondo gli
inquirenti, l'ammontare della somma ottenuta precedentemente in
modo illecito sarebbe di circa 100mila euro. Gli accertamenti
puntano ora ad identificare i titolari del conto corrente, aperto
in un istituto bancario di Cipro, sul quale sono finiti i soldi di
chi, a fronte delle intimazioni di "Estesa limited", ha
pagato.