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Pronto soccorso: stop alle attese, monitoraggio online per tagliare i tempi

Dalla Puglia al Lazio al Piemonte, le Regioni lanciano il servizio per monitorare in tempo reale l’affluenza ed eliminare le file

Pubblicato il 13 Feb 2015

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Un servizio che permette ai cittadini di conoscere in tempo reale sia l’afflusso sia i tempi d’attesa previsti per gravità nei pronto soccorso pubblici della Puglia. A renderlo attivo sul proprio portale è stato l’assessorato alle politiche della salute della regione, nell’ambito di un’iniziativa che, come spiega l’assessore alla sanità Donato Pentassuglia, “si inserisce nell’iter di sviluppo della sanità elettronica che la Puglia ha intrapreso da alcuni anni, con l’intento di fornire ai cittadini una serie di informazioni e di servizi online”.

In particolare il servizio, realizzato grazie alla cooperazione con il sistema informativo sanitario regionale Edotto, rende disponibili in tempo reale informazioni relative al numero di pazienti in attesa di visita (tutti distinti per codice colore, ovvero quelli attribuiti a ciascun paziente a seconda della propria condizione), numero di pazienti in visita, numero di pazienti trattati nelle ultime otto ore, tempo medio di attesa (in minuti). Occorre precisare che la rilevazione copre la totalità delle strutture pubbliche regionali, escludendo al momento della rilevazione solo le strutture di pronto soccorso degli enti ecclesiastici: l’ospedale Miulli di Acquaviva, l’ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo e l’ospedale Panico di Tricase. Dalla Puglia al Lazio.

Qui la regione ha lanciato un’iniziativa analoga, ovvero la creazione di una pagina dedicata sul proprio sito dove i cittadini possono controllare in tempo reale l’affluenza nelle strutture presenti sul territorio. “Si tratta di un elemento di trasparenza, perché tutti i cittadini, e coloro che lo desiderano possono vedere aggiornati, ogni sei minuti, i dati di ricovero oppure di attesa”, spiega il presidente della regione Nicola Zingaretti. Nello specifico, i dati riportati si riferiscono agli accessi nei pronto soccorso o dipartimenti di emergenza di I o II livello, registrati dai singoli presidi attraverso il sistema Gipse (software per la gestione delle accettazioni). La rilevazione copre la quasi totalità delle strutture del Lazio, eccetto quattro ospedali privati, i pronto soccorso specialistici dell’ospedale San Camillo-Forlanini (pediatrico e ostetrico) e i pronto soccorso specialistici odontoiatrici George Eastman e del policlinico di Tor Vergata.

E mentre la Toscana, da parte sua, rappresenta una regione particolarmente attenta a questo tipo di servizio – basta pensare ai portali di facile consultazione, delle dodici aziende sanitarie locali, con pagina dedicata – la novità arriva dal Piemonte, nello specifico dalla Città della salute e della scienza di Torino. Qui, infatti, è stato messo a punto un sistema che consente ai cittadini, da una qualsiasi postazione internet o direttamente nelle sale d’attesa del pronto soccorso, di controllare in tempo reale il numero di accessi di tutti e quattro ospedali dell’azienda (Molinette, Cto, Regina Margherita e Sant’Anna) e l’attesa prevista, il tutto organizzato secondo i codici di gravità usati nell’emergenza. Attraverso il sistema informatico, dunque, possono essere visualizzati dagli utenti i vari codici di attesa (rosso, giallo, verde, bianco) per ognuno dei quali viene visualizzato il tempo previsto per visita e diagnosi, il numero di pazienti in attesa e di quelli in visita in quel momento.

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