BILANCI

Prysmian, l’utile sale a 273 milioni: traina il business telco

Nei primi nove mesi l’Ebitda è in crescita a 711 milioni. Stabili i ricavi. Il Nord America l’area più profittevole. Ma sale il debito a 3 miliardi di euro

Pubblicato il 13 Nov 2019

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Il Consiglio di Amministrazione di Prysmian ha approvato oggi i risultati consolidati di Gruppo dei primi nove mesi del 2019. Se la redditività migliora, i ricavi rimangono sostanzialmente invariati a 8.635 milioni di euro. La lieve crescita organica, pari allo 0,3% è stata sostenuta in particolare dal Business Telecom (+3,8%), con una crescita nei cavi ottici e una ottima performance nel Multi Media Solutions, e dal solido trend di Energy & Infrastructure (+2,4%) guidato da Power Distribution.

La crescita organica negativa del segmento Projects, in linea con le aspettative, è da attribuire al basso order intake del 2018 e al timing delle attività di installazione, nonché al phasing di alcuni progetti nell’alta tensione terrestre. Il bilancio parla di una buona performance in Nord America (+3,3%), e di risultati positivi anche Latin America (+1,6%).

I risultati nel dettaglio

L’Ebitda Adjusted si attesta a 773 milioni di euro (in aumento del +18,8% rispetto ai 651 milioni dei primi nove mesi del 2018), includendo 30 milioni positivi derivanti dall’impatto positivo della applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16 e 12 milioni negativi derivanti dalla revoca del piano di incentivazione Lti 2018-2020. In miglioramento anche i margini con un rapporto Ebitda Adjusted su Ricavi a 8,9% rispetto a 7,5% dei primi nove mesi del 2018. I contributi più rilevanti al miglioramento della redditività provengono come accennato soprattutto dal buon risultato di Energy & Infrastructure, in particolare in Nord America e LatAm, e di Telecom, grazie alle performance positive dei business cavi ottici e Mms ottenute grazie all’incremento della produttività e alle efficienze industriali. Positivo anche l’impatto sulla redditività di Power Distribution e di Industrial & Network Components.

L’Ebitda è in crescita a 711 milioni di euro (erano 534 milioni nei primi nove mesi del 2018, con l’incorporazione di General Cable dall’1 giugno 2018), includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a 62 milioni (43 milioni nei primi nove mesi del 2018).

Il Risultato Operativo sale a 479 milioni di euro rispetto ai 316 milioni dei primi nove mesi del 2018. L’Utile Netto è in forte miglioramento a 273 milioni di euro, +53,4% rispetto ai 178 milioni dei primi nove mesi del 2018. L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 3.027 milioni di euro, 2.898 milioni al netto degli impatti dell’applicazione del nuovo principio contabile Ifr 16 pari a 129 milioni, in linea con le aspettative e con la stagionalità del business e coerente con la guidance di Free Cash Flow per il 2019.

“Il Gruppo sta dimostrando particolare dinamicità nel cogliere le opportunità dal settore delle energie rinnovabili, con l’acquisizione di importanti commesse per il cablaggio delle off-shore wind farm come il Vineyard in USA e Dolwin5 in Germania, e cavi speciali per le turbine eoliche con l’accordo con Siemens Gamesa e in Cina con Dongfang per le nuove turbine 10MW”, commenta in una nota l’Amministratore Delegato di Prysmian Valerio Battista. “ Nel periodo, le sinergie da integrazione con General Cable sono state in linea con le previsioni. Il miglioramento della redditività, con margini in crescita nei primi nove mesi, consente di confermare gli obiettivi per l’intero esercizio con Adj Ebitda previsto nel range 950 milioni – 1.020 milioni di euro”.

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