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Prysmian: “Società dei gigabit? Possibile solo con la fibra”

La società specializzata nei sistemi via cavo per l’energia e le Tlc partecipa al dibattito in corso al Parlamento Ue. Jean Pierre Bonicel: “Commissione e Stati membri sostengano soluzioni realmente a prova di futuro”

Pubblicato il 12 Lug 2016

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Sarà possibile dare vita all’obiettivo dichiarato dall’europa della “società gigabit” soltanto supportando il roll-out di tecnologie basate sulla fibra ottica e assumendo una posizione che implica il superamento del principio di neutralità tecnologica nel lungo termine. E’ questo il senso del messaggio lanciato alla Commissione europea da Prysmian group, società specializzata nei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, e proprietaria dell’unica tecnologia europea per la produzione di fibra ottica, durante la presentazione di un nuovo studio sulla diffusione della banda larga in Europa.

Se ne è parlato al Parlamento europeo, dove la società ha preso parte a una riunione di parlamentari europei che si occupano del digitale, funzionari della Commissione europea, rappresentanti del settore e giornalisti specializzati in tecnologia. “Con il costante impegno della Commissione a rivedere il contesto normativo delle telecomunicazioni nell’ambito in cui si inquadra il dibattito e a sottolinearne la rilevanza – si legge in una nota dell’azienda – la discussione si è incentrata sull’esigenza di garantire che la domanda in rapida espansione di connettività venga soddisfatta attraverso adeguati investimenti in infrastrutture di telecomunicazione di prossima generazione”.

A condurre il dibattito gli europarlamentari Emilian Pavel e Massimiliano Salini. Salini ha sostenuto come vi sia “la necessità di soluzioni a prova di futuro che soddisfino la domanda di dati in rapida espansione in Europa e che ci pongano sullo stesso livello dei competitor internazionali”. Pavel ha evidenziato come “sia cruciale che la Commissione ponga il giusto accento sulla modernizzazione del quadro normativo delle telecomunicazioni e sulla creazione di condizioni favorevoli a investimenti in reti di prossima generazione”.

“Benché sia ovviamente comprensibile un periodo di transizione a tale nuova tecnologia – afferma Jean-Pierre Bonicel, senior business development director di Prysmian Group – la Commissione e gli Stati membri dovrebbero fornire un sostegno pubblico alla fibra ottica e a soluzioni realmente a prova di futuro”.

L’evento ha anche rappresentato l’occasione per illustrare i risultati di un nuovo studio condotto da Wolter Lemstra, senior research fellow and telecoms specialist di TU Delft. La ricerca ha evidenziato che un incremento a lungo termine della velocità di connessione potrebbe essere garantito solamente attraverso reti in fibra ottica, segnalando inoltre che, nonostante la liberalizzazione dei mercati delle telecomunicazioni, i governi continuano a svolgere un ruolo importante laddove il mercato fallisce. Sebbene i principali mercati europei mostrino una performance positiva, l’attenzione dovrebbe essere rivolta ai paesi nell’ambito dell’UE che non riescono a tenere il passo, nell’ottica di colmare il divario tra i Top Performer e gli altri. Similmente è necessario concentrarsi sulle aree rurali, dove il progresso richiederà un processo bottom-up, basato sulla collaborazione tra governo e utenti.

“Prysmian Group – conclude Philippe Vanhille, senior vice president Telecom business di Prysmian Group – è lieta di poter contribuire ad agevolare questo importante dibattito normativo. Intendiamo mettere a disposizione la nostra esperienza e conoscenza del mercato per aiutare i legislatori a creare un quadro normativo in materia di telecomunicazioni che possa supportare la vision di una “società Gigabit”.

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