Prysmian Group fa incetta di brevetti tecnologici. Il Gruppo a dicembre 2016 risulta titolare di 4.651 tra brevetti concessi e domande di brevetto pendenti nel mondo, che si riferiscono a 749 invenzioni. Nel corso del 2016 sono state depositate 31 nuove domande di brevetto e sono stati concessi, dopo esame, 183 brevetti in vari Paesi.
La protezione del proprio portafoglio brevetti e marchi rappresenta un elemento fondamentale per il business del Gruppo, anche in relazione alla propria strategia di crescita in segmenti di mercato caratterizzati da un contenuto tecnologico più elevato – si legge in una nota – I prodotti più significativi, tipicamente contraddistinti da particolari caratteristiche o da uno specifico processo produttivo, sono protetti da marchi che ne consentono l’identificazione e ne garantiscono l’unicità. Il Gruppo è oggi titolare di 570 marchi, che corrispondono a 2.597 registrazioni nei diversi Paesi in cui opera, a copertura dei nomi e simboli identificativi delle proprie società, attività, prodotti e linee di prodotto.
A conferma dell’importanza che innovazione e ricerca rivestono per il Gruppo, a dicembre 2016, fra i primi in Italia, Prysmian ha siglato con l’Ufficio Accordi Preventivi e Controversie Internazionali dell’Agenzia delle Entrate l’accordo che definisce i metodi e i criteri di calcolo del reddito agevolabile ai fini Ires e Irap, derivante dall’utilizzo “indiretto” dei beni immateriali ai fini del Patent Box.
Il Patent Box è un regime di tassazione agevolata a beneficio delle imprese che producono redditi attraverso l’utilizzo diretto o la concessione in uso a terzi di diritti di proprietà intellettuale. Per Prysmian l’accordo riguarda l’insieme dei brevetti industriali concessi, o in corso di concessione, le informazioni aziendali giuridicamente tutelabili e le esperienze tecnico-industriali (know-how), considerate accessorie e di integrazione ai brevetti.