Fatturato e margini in crescita per Prysmian. Nel 2016 i ricavi hanno raggiunto i 7.567 milioni di euro, con una variazione organica del +1,0% a parità di perimetro e al netto di variazioni del prezzo di metalli e cambi. Il contributo di maggior rilievo è derivato dalle positive performance del segmento Energy Projects, con l’esecuzione delle importanti commesse di collegamenti sottomarini in portafoglio, e dal segmento Telecom, dove prosegue il trend di crescita della domanda di cavi ottici. In flessione i risultati di vendite del segmento Energy & Infrastructure, che risente del calo della domanda di cavi per il settore delle costruzioni edili e del rallentamento della crescita nella Power Distribution.
Deboli le performance dei cavi Industrial & Network Components, in conseguenza dell’azione di rifocalizzazione del mix commerciale e del rallentamento del wind in Cina. Di contro sono significativi gli incrementi del business Elevators. Prosegue infine il calo delle vendite nei comparti dell’Oil&Gas, in un contesto di mercato penalizzato dalla discesa dei prezzi del petrolio che ha impattato le attività di estrazione.
In forte crescita l’Ebitda Adjusted che ha raggiunto 711 milioni (+14,1%), il più elevato dalla nascita della società. Il miglioramento dei margini riguarda tutti i business, ad esclusione solo dell’Oil&Gas, facendo registrare un rapporto Ebitda Adjusted su Ricavi al 9,4% (8,5% nel 2015). A premiare la redditività hanno contribuito anche la focalizzazione su efficienza gestionale e organizzativa, l’ottimizzazione del footprint produttivo e un mix di vendite focalizzato in particolare su Energy Projects e Telecom.
L’Ebitda è pari 645 milioni (+3,6% sul 2015), includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a €66 milioni (1 milione nel 2015). Il Risultato Operativo di Gruppo è stato pari a 447 milioni (+11,5% sul 2015) mentre il Saldo degli Oneri Finanziari Netti si è attestato a 79 milioni, segnando una diminuzione da €89 milioni del 2015, grazie al minor costo del debito legato al miglioramento della struttura finanziaria.
Migliora anche l’utile netto a 262 milioni, in miglioramento del +22,4% rispetto al 2015 (di cui 246 milioni di pertinenza dei soci della Capogruppo). Infine la Posizione Finanziaria Netta: 537 milioni, in forte miglioramento rispetto a 750 milioni a fine 2015. Il cash flow operativo al netto delle acquisizioni e cessioni avvenute nel 2016 è stato pari a 331 milioni.
“L’esercizio 2016 si chiude nel segno della redditività con un Ebitda Adjusted di 711 milioni, il più elevato nella storia della società – commenta l’Amministratore Delegato di Prysmian Group Valerio Battista – Le ottime performance di vendita nei business a più elevato valore aggiunto e contenuti tecnologici si sono riflesse in un netto miglioramento della marginalità, favorito anche dalla focalizzazione su efficienza operativa e ottimizzazione del footprint produttivo. Negli Energy Projects abbiamo messo in campo innovazioni tecnologiche che rappresentano milestones per l’intero settore, come i nuovi cavi P-Laser 600 kV e 700 kV PPL. Significativi anche i progressi nello sviluppo di capabilities di project engineering ed esecuzione dei progetti in una logica turn-key, grazie anche all’ampliamento della flotta di navi posacavi e mezzi per l’installazione”.
“La spinta al business Telecom proviene invece dal recupero di competitività nella produzione di fibre e dalla creazione di centri di eccellenza produttiva, che hanno consentito all’azienda di cogliere appieno l’opportunità di un mercato in crescita. L’outlook si conferma positivo, sia per i cavi e sistemi sottomarini, dove puntiamo ad aggiudicarci nuovi progetti di interconnessione energetica e off-shore wind farm, sia per il Telecom dove la domanda di cavi ottici si conferma elevata. Le buone perfomance di vendita e il miglioramento della redditività hanno contribuito a irrobustire ulteriormente la struttura finanziaria, con una Posizione Finanziaria Netta su livelli migliori rispetto alle aspettative”, conclude Battista.