Pubblicità, Facebook non scalfisce Google

Webtrends: tempo di vita troppo breve per i banner degli inserzionisti sul social network rispetto alle ads pubblicate sul motore di ricerca. La percentuale di click si dimezza in due giorni

Pubblicato il 01 Feb 2011

La scorsa settimana il Ceo uscente di Google, Eric Schmidt, ha
bocciato l’idea che Facebook sia il maggior competitor del motore
di ricerca. Motivo? La pubblicità su Facebook non incide sulle
inserzioni pubblicitarie di Google, secondo un studio condotto da
Webtrends.

Il report sulla pubblicità online conferma in parte l’opinione
di Schmidt: gli utenti spengono molto più rapidamente le
pubblicità che compaiono su Facebook di quanto non facciano con
quelle che compaiono sulle pagine di Google.
Lo studio condotto su un campione di 1.500 campagne pubblicitarie
su Facebook, 11mila pubblicità in tutto, rileva che la percentuale
di click si dimezza in appena due giorni. In altre parole, clickata
una pubblicità un paio di volte gli utenti non hanno più voglia
di vederla. Il declino dei click continua poi inesorabilmente,
finché raggiunge livelli talmente bassi che Facebook rimuove la
pubblicità e l’inserzionista deve ripartire daccapo.

Gli inserzionisti possono ridurre il problema utilizzando “frend
of fan”, uno strumento che consente di indirizzare pubblicità
mirate alla lista degli amici (di Facebook ndr) che hanno cliccato
su una pubblicità. In questo modo il tempo di vita delle
pubblicità aumenta tre volte in più rispetto alla media, ma alla
fine gli utenti si stancano di cliccare nel giro di una o due
settimane.

Al contrario, la pubblicità su un motore di ricerca può durare
per settimane e mesi senza cambiamenti. Ciò avviene perché la
pubblicità spunta sullo schermo soltanto quando gli internauti
cercano parole (keywords) associate alla pubblicità. In questo
modo la stessa pubblicità continua a circolare fra persone che non
l’hanno mai vista in precedenza. Il trucco con la pubblicità sui
motori di ricerca non riguarda la ricerca di nuovi spt pubblicitari
per attrarre l’utenza. Il trucco della pubblicità su Google è
comprare le “keyword” giuste al momento giusto.

Così, in questo senso Schmidt ha ragione: le pubblicità su
Facebook sono più simili a pubblicità tradizionali (display
advertising). Ma anche Google è forte in questo segmento
pubblicitario, in più però può contare sulla carenza dei budget
pubblicitari, per cui gli inserzionisti investono dove arrivano i
risultati migliori.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati