Facebook e Google: la rivalità tra i due colossi del web assume
nuovi contorni. Anche se i servizi online di Google restano i
principali driver del traffico verso i siti Internet, cresce il
ruolo del social network numero uno al mondo nell’indirizzare i
click dei suoi utenti verso i portali di news. E non solo: oltre
600 milioni di utenti significano per Facebook entrate
pubblicitarie potenzialmente enormi, anche superiori a quelle di
Big G, tanto che gli analisti prefigurano il sorpasso per la fine
del 2011.
I due opposti modelli di web surfing proposti da Google e Facebook
sono messi in evidenza dal nuovo studio del Pew Research Center
Project for Excellence in Journalism, che ha analizzato il
comportamento dei consumatori di news online americani durante i
primi nove mesi del 2010, usando le statistiche sull’audience
compilate da Nielsen.
Lo studio ha esaminato i 25 siti web di notizie più frequentati
dagli internauti degli States, cercando di capire come i navigatori
arrivano a questi siti di news, quanto a lungo ci restano, quanto a
fondo esplorano i siti e i loro articoli e dove vanno quando escono
dalle loro pagine. E’ così emerso che, in media, il 40% del
traffico verso i primi 25 siti di news online non è diretto ma
deriva da altri siti, principalmente da Google Search e, in misura
minore, da Google News.
Quanto al restante 60%, lo studio del Pew Research Center sostiene
che si tratta in gran parte di visite dirette, ovvero di navigatori
che hanno fatto di questi siti la loro homepage. Ma va notato che i
social media – e Facebook in testa – stanno "rapidamente
diventano un concorrente temibile nell’indirizzare il traffico
verso i siti di news”, si legge nello studio. Per cinque dei 25
siti più visitati, Facebook è risultato il secondo o terzo
maggior driver di traffico.
Il centro di ricerche di Pew sottolinea che se la ricerca di
notizie online ha rappresentato il trend più importante degli
ultimi dieci anni, oggi la tendenza da tenere d’occhio è la
condivisione delle notizie. Il sito che riceve più visite a
partire da link messi su Facebook è quello dell’Huffington Post:
l’8% dei suoi visitatori arriva passando per Facebook. Meno
rilevante sotto questo aspetto il ruolo di Twitter: solo un sito
della top 25, il Los Angeles Times, deriva più dell’1% del suo
traffico totale dal servizio di microblogging.
Lo studio del Pew Research Center ha anche rilevato che molti dei
visitatori dei siti di news americani sono "casual
users", persone che visitano questi siti poche volte al mese e
vi passano pochi minuti ogni volta: in media, il 77% del traffico
ai primi 25 siti di news è generato da utenti che li visitano una
o due volte al mese. I cosiddetti "power users", quelli
che tornano sullo stesso sito più di dieci volte al mese e vi
passano più di un’ora, rappresentano solo il 7% degli utenti
totali dei primi 25 siti di news americani. I siti che attirano
più "power users" sono quelli della Cnn e di Fox
News.
Ma dove vanno i lettori quando chiudono le pagine di un sito di
notizie? E’ facile: molti tornano dove sono partiti, ovvero da
Google (nel 7% dei casi). E c'è un altro dato interessante:
Google non indirizza mai verso Facebook e viceversa. "Google e
Facebook si stanno definendo sempre più chiaramente come
concorrenti nel modo di navigare il web”, commentano i
ricercatori di Pew.
Un altro campo, cruciale per la sopravvivenza stessa del business,
in cui Google e Facebook sono destinate a un serrato testa a testa
è l’advertising. E ci sono buone chance che l’enorme base
utenti del social network finisca col renderlo la più grande
azienda della pubblicità display online per fatturato già
quest’anno, scavalcando la stessa Google o Yahoo, secondo lo
studio pubblicato Enders Analysis.
La società di analisi londinese prevede che Facebook incrementerà
le sue entrate pubblicitarie da 1,8 miliardi a 3,5 miliardi di
dollari nel 2011, un balzo del 95%, mentre il business display di
Google, che include YouTube e DoubleClick, dovrebbe salire dai 2
miliardi di dollari del 2010 a 2,6 miliardi quest’anno. Non
finisce qui: secondo Enders Analysis, la leadership di Facebook si
allargherà ulteriormente nel 2012.