Il mobile si fa largo sempre più rapidamente nel marketing digitale, e gli investimenti in questo settore, secondo una recente ricerca di Zenith optimedia, sono destinati a superare quelli del desktop già nel 2018, dopo il sorpasso già effettuato nel 2016 ai danni della pubblicità sulla carta stampata.
Così, secondo una ricerca che Yahoo ha commissionato a Flurry, uso e preferenze di dispositivi mobile variano notevolmente a seconda dell’area geografica, anche all’interno dell’Europa. Dal report, che si concentra sulle applicazioni mobili e che è basato sui dati provenienti da 564 milioni di dispositivi iOS e Android nei dieci maggiori Paesi europei per numero di abitanti, emerge infatti un netto distacco tra i tre Paesi con la maggiore diffusione di dispositivi smart e tutti gli altri Paesi europei. Infatti, il Regno Unito, si piazza al terzo posto, con una diffusione del 130%, dietro a Paesi Bassi (136%) e Svezia (150%), che staccano il quarto Pese in classifica, la Francia, con il suo 81%. Questo vuol dire che nel caso dei primi tre classificati ci sono più dispositivi smart che cittadini.
Secondo l’analisi di Flurry ora che i dispositivi mobile sono diventati il canale preferito per la navigazione online, i brand dovranno produrre sempre più contenuti ottimizzati per il mobile e dovrebbero puntare alla pubblicità native, per poter raggiungere gli utenti con contenuti meno invadenti e più coinvolgenti.
Quanto al tempo impiegato sui dispositivi smart, il 90% viene trascorso all’interno di app. Sempre nel Regno Unito, i dati suggeriscono che la priorità degli utenti sia quella di rimanere in contatto con gli altri: gli inglesi infatti dedicano alle app di messaggistica e di social networking il 41% del tempo totale che passano usando le app, vale a dire quasi il doppio del tempo destinato ai giochi e quattro volte il tempo passato in app di musica, media e intrattenimento.
In virtù di questi cambiamenti, sottolinea la ricerca Flurry, “per essere efficaci le campagne pubblicitarie devono focalizzarsi sia sul contenuto che sulla modalità di trasmissione. Il native advertising permette di comunicare il messaggio in modo più naturale, aspetto sicuramente utile considerando che, secondo le ricerche di Yahoo, gli utenti di smartphone sono due volte più propensi rispetto agli altri a non fare caso al fatto che il contenuto visualizzato sia una pubblicità, a condizione che sia coinvolgente e pertinente”.