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Pubblicità, smartphone piglia-tutto: è duopolio Google-Facebook

Al tramonto i banner, vincono social media e advertising nativo. La pubblicità su mobile varrà 134 miliardi di dollari nel 2018, contro gli 88 miliardi dei desktop e i 54 miliardi della carta. Ma stampa e Tv arginano le perdite

Pubblicato il 13 Set 2016

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Sorpresa: la pubblicità su mobile sta diventando così forte da far crollare quella sui deskop a livelli tali da offuscare il declino delle inserzioni sulla carta stampata. Le previsioni pubblicate da Zenith, media agency del gruppo Publicis, e riprese dal Financial Times, parlano chiaro: la spesa pubblicitaria destinata ai desktop diminuirà a ritmi sempre più rapidi nei prossimi due anni e si contrarrà di 10,7 miliardi di dollari, scendendo a 88 miliardi complessivi su scala globale, nel 2018. Invece, la spesa in advertising su giornali e riviste, si contrarrà “solo” di 5 miliardi per un valore totale di 54 miliardi di dollari.

Jonathan Barnard, head of forecasting di Zenith, sottolinea che l’industria della carta stampata sta riuscendo ad arginare le perdite: il quadro non è tutto a tinte rosa ma i cali drammatici degli anni 2011-2015 sono alle spalle. Il segmento che ora si prepara a vivere una crisi è invece quello dei desktop, che soffre l’ascesa del mobile advertising, destinato, sottolinea Zenith, a diventare la destinazione primaria degli investimenti in digital advertising, passando da un valore di 88 miliardi di dollari nel 2015 a 134 miliardi nel 2018.

“Ci sono due trend principali in atto”, spiega Barnard: “I consumatori passano più tempo su device mobili e meno sui computer fissi. Ma anche, gli inserzionisti spendono porzioni sempre più consistenti dei loro budget pubblicitario su social media e advertising nativo e abbandonando i banner, che sono poco efficaci e infastidiscono i consumatori”.

E’ chiaro che il grosso della spesa in digital advertising da parte dei brand va verso Google e Facebook: insieme, i suoi giganti del web raccolgono il 75% di tutta la spesa pubblicitaria online nel 2015, stando all’internet Trends report pubblicato da Mary Meeker di Kleiner Perkins Caufield & Byers (fondo di venture capital americano). L’economia Usa è quella che spinge più di ogni altra la crescita dell’advertising digitale.

In generale, il digitale si avvia a diventare la prima fonte di entrate per la pubblicità: eclisserà anche la televisione negli Stati Uniti nel 2017, prevede eMarketer, e ancora una volta lo spostamento degli investimenti favorirà il duopolio digitale Facebook-Google. Non è però crisi per la Tv: Zenith svela che, dopo aver perso il 5% degli introiti pubblicitari nel 2015, quest’anno le perdite per i broadcaster saranno solo dell’1%.

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