Il mercato degli investimenti pubblicitari ha chiuso il 2015 con un +1,7% rispetto al 2014, grazie essenzialmente al traino della “porzione web”, che vede in prima fila search e social. Se si considerasse invece soltanto il perimetro “tradizionale”, l’anno si chiuderebbe con un lieve calo sul 2014, a -0,5%. A riportarlo sono i dati pubblicati da Nielsen
“Dopo un inizio faticoso – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising information service business director di Nielsen – il 2015 si è chiuso positivamente, grazie al traino di un buon secondo semestre che ci rende ottimisti anche per il probabile consolidamento in positivo che prevediamo per il 2016. Negli anni a venire le novità tecnologiche rappresenteranno sempre più un driver di cambiamento anche nella allocazione dei budget pubblicitari, aspettando che i millennials abbiano un ruolo significativo anche nel cambiamento dei consumi”.
Relativamente ai singoli mezzi, la Tv chiude il 2015 con una crescita dello 0,7%, grazie a un secondo semestre a +5,3%. Confermano il segno negativo i quotidiani e i periodici che chiudono rispettivamente a -6,6% e -4,1% l’intero anno. Il mezzo radio si distingue nel 2015 per la crescita sensibilmente sopra la media del mercato: +8,8%.
Anche Internet, sulla base delle stime di Nielsen relative al totale del web advertising, aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata, si distingue chiudendo l’anno con una crescita dell’8,5%. Escludendo il mondo search e social, la performance del web rispecchia tendenzialmente l’andamento del mercato a parità di perimetro (-0,7%).
Sensibile l’incremento del mondo dell’out of home che, grazie a Expo 2015, si chiude secondo Nielsen con un segno positivo: outdoor +3,3%, transit +15,6% e out of home TV +13,1%. Si conferma l’andamento negativo per il direct mail e il cinema, rispettivamente in calo dell’8,3% e del 4,1%.
Nel solo mese di dicembre, il mercato cresce del 4,5%. Relativamente ai singoli mezzi nell’ultimo mese dell’anno, la raccolta sulla Tv e sulla radio sale rispettivamente del 7,3% e del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Internet cresce complessivamente del 6,5%, mentre la stampa segna un calo del 2,3%.