Sono convinto più che mai che la strada verso i principali obiettivi socio-economici dell’Italia, produttività e occupazione in testa, sia fortemente legata alle potenzialità delle tecnologie digitali che non rappresentano la soluzione, bensì un acceleratore straordinario per la ripresa e la crescita. Oggi, l’evoluzione delle tecnologie permette infatti di indirizzare le principali aree legate alla crescita del Paese, migliorando la competitività e l’internazionalizzazione delle aziende, creando occupazione e favorendo la produttività, riducendo la burocrazia a favore di nuovi servizi digitali di e-gov e e-health, aumentando la trasparenza e l’efficienza degli interventi statali.
In particolare, le aree di intervento più urgenti riguardano in primis le piccole e medie imprese dove oggi le soluzioni di Cloud computing permettono anche alle realtà di dimensioni ridotte di dotarsi di soluzioni tecnologiche avanzate in modo semplice e accessibile, a favore dell’ottimizzazione dei costi, della produttività e dell’internazionalizzazione. Tra gli altri settori chiave, su cui puntare e pianificare attività di lungo termine ed investimenti troviamo quello dell’imprenditoria giovanile. Ritengo necessario e urgente supportare i giovani perché possano dotarsi di una nuova cultura imprenditoriale, realizzare idee e progetti, individuando meccanismi di incentivi per gli investimenti in innovazione, defiscalizzando a medio termine le startup digitali e favorendo una maggiore collaborazione tra Università, aziende private e Pubbliche Amministrazioni. Ci basti solo pensare alle opportunità offerte oggi dagli open data nelle pubbliche amministrazioni locali, in quest’area i giovani potrebbero creare start-up innovative e realizzare nuovi servizi e applicazioni a vantaggio di cittadini e imprese.