Un piano per la crescita del digitale in Italia parte dalle opportunità che oggi la tecnologia offre al nostro Paese, in primis quelle legate alle possibilità di occupazione e di trasformazione in ottica moderna delle nostre imprese e degli enti della PA. Sul primo aspetto, la società di ricerche Idc ha stimato che già nel corso di quest’anno le competenze digitali saranno richieste dal 95% dei lavori ad alto potenziale di retribuzione, mentre la Commissione europea calcola che ci siano attualmente 900mila posti di lavoro ancora vacanti perché mancano le competenze tecnologiche giuste. Su questo fronte, ci siamo attivati intervenendo su diversi filoni per diffondere il digitale a più livelli: da un lato promuoviamo, grazie ai nostri partner, corsi dedicati ai ragazzi, per fornire loro formazione qualificante ed aiutarli ad affacciarsi al mondo del lavoro con le competenze giuste.
Ma non basta, dobbiamo anche creare le condizioni affinché le aziende possano accogliere queste nuove professionalità al proprio interno e consentire loro di approfittare di tutte le opportunità del digitale, a partire dal cloud, strategico per le pmi. Il cloud in questo senso ha un valore speciale per l’Italia perché rende possibili – e a basso costo – un numero straordinariamente ampio di nuove soluzioni: migliora la competitività delle aziende pubbliche e private che l’utilizzano, favorisce la collaborazione e la condivisione, migliora la trasparenza, valorizza il contributo delle persone.
È indiscutibile che il mondo stia cambiando, spinto da fenomeni digitali dirompenti quali cloud e mobilità, che stanno profondamente modificando le modalità di utilizzo della tecnologia, le abitudini e le esigenze dei consumatori, aprendo a scenari di produttività, entertainment e fruizione di contenuti e informazioni fino a poco tempo fa impensabili.
