La chiusura dell’arbitrato sulle royalty a favore di Blackberry manda in rosso i conti di Qualcomm. Il colosso americano dei processori archivia il secondo trimestre fiscale dell’esercizio 2017 con il segno meno davanti a tutti i principali indicatori, tirati giù dalla battaglia legale con la compagnia canadese. Fra gennaio e marzo Qualcomm registra un fatturato di 5 miliardi di dollari (-10% rispetto allo stesso periodo del 2016), un utile in discesa del 36% a 700 milioni, pari a 50 centesimi per azione. Qualcomm ha previsto un dividendo trimestrale di 0,57 dollari per azione, il 7,5% in più rispetto allo stesso trimestre dell’esercizio precedente.
La società statunitense ha quantificato l’impatto della querelle con Blackberry in 974 milioni. Senza la batosta dell’arbitrato i ricavi sarebbero risultati in aumento dell’8% anno su anno e l’utile per azione avrebbe toccato quota 1 dollaro e 34 centesimi. Risultato in calo del 5% le vendite dei chip Msm (quelli per i dispositivi mobile), che si fermano a 179 milioni di unità comunque in linea con le aspettative.
Per il prossimo trimestre, Qualcomm prevede ricavi fra 5,3 e 6,1 miliardi e utili per azioni compresi fra 67 e 92 centesimi di dollaro. Sulla strategia futura, spiega una nota della società, pesa l’incertezza nei rapporti di fornitura con Apple, che ha avviato una battaglia contro Qualcomm chiedendo un risarcimento di 1 miliardo di dollari per abuso di potere di mercato attraverso pratiche anticoncorrenziali sulla licenza di brevetti essenziali.