ANTITRUST UE

Qualcomm, multa da 242 milioni: “Abuso di posizione dominante” nei chip 3G

Il comportamento illecito, dal 2009 al 2011, è stato “strategico” e mirato a danneggiare la rivale Icera. L’azienda ha così ostacolato “concorrenza e innovazione”. E’ la seconda sanzione degli uffici di Margrethe Vestager per il colosso americano

Pubblicato il 18 Lug 2019

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La Commissione europea ha inflitto al colosso americano dei chip Qualcomm una multa da 242 milioni di euro per abuso di posizione dominante sul mercato dei chip modem 3G. La decisione degli uffici della commissaria antitrust Margrethe Vestager era già stata anticipata da indiscrezioni dei media americani.

Per Qualcomm si tratta della seconda multa antitrust in Ue dopo quella da 997 milioni di euro nel 2018 per aver ostacolato il business dei fornitori alternativi per il suo più grande cliente, Apple. Questa volta l’indagine dell’Europa ha riguardato l’applicazione di prezzi cosiddetti predatori sui chip modem 3G. L’inchiesta di Bruxelles si è concentrata sui chip 3G per la connessione mobile commercializzati tra il 2009 e il 2011. La Commissione ha svolto una serie di supplementi di indagine per definire chiaramente il rapporto prezzo-costo e ha concluso che i chip sono stati venduti sottocosto per spingere fuori mercato Icera, azienda concorrente di Qualcomm e oggi proprietà di Nvidia. Per i regolatori Ue il colosso americano si è reso colpevole di violazione delle norme antitrust dell’Unione europea.

Qualcomm, spiega una nota della Commissione, detiene nei circuiti integrati per dispositivi mobili una quota di mercato di circa il 60%, tre volte la quota di mercato dei suoi concorrenti maggiori. Si tratta di un settore con alte barriere all’ingresso perché richiede investimenti iniziali molto elevati e il pagamento di diritti di proprietà intellettuale detenuta da Qualcomm. Il dominio di mercato, sottolinea la Commissione, non è illegale di per sé ma non può diventare abuso. L’inchiesta antitrust ha invece rilevato che Qualcomm ha abusato della sua posizione sul mercato vendendo chipset 3G (Umts) sottocosto a Huawei e Zte, due clienti strategici, con lo scopo di eliminare il principale rivale Icera in quel segmento di mercato. Tale comportamento, indica Bruxelles, avvenne tra la metà del 2009 e la metà del 2011, “quando Icera stava diventando un fornitore affidabile di chipset Umts ed era una minaccia crescente per il business di Qualcomm”.

Per l’Ue Qualcomm ha perseguito con determinazione una politica predatoria sui prezzi mirata a impedire a Icera di costruire una presenza nel mercato, massimizzando l’impatto negativo sul business della concorrente ma minimizzando le conseguenze sulle entrate di Qualcomm. Nel maggio 2011 Icera venne acquistata dall’americana Nvidia, che decise di liquidare il business dei chipset nel 2015.

“Qualcomm ha venduto i chipset baseband a un prezzo inferiore al costo ai suoi clienti chiave con l’intenzione di eliminare un competitor”, ha commentato la commissaria Vestager. “Il comportamento strategico di Qualcomm ha impedito la concorrenza e l’innovazione su questo mercato e limitato la scelta per i consumatori in un settore con elevata domanda e potenziale per tecnologie innovative”.

La sanzione di 242 milioni di euro tiene conto della durata e della gravità dell’infrazione e rappresenta l’1,27% del volume d’affari di Qualcomm nel 2018. È un monito a tutte le imprese, sottolinea la Commissione Ue, a non perseguire comportamenti destinati a mettere fuori mercato i concorrenti.

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