FREQUENZE

Qualcomm-Nokia, ecco la tecnologia che “salverà” la Tv

Una demo effettuata in Finlandia dimostra la possibilità di convivenza fra Lte e digitale terrestre. Si apre la strada a una nuova era di convergenza Tlc-broadcaster. Per le emittenti che dovranno traslocare dalla banda 700Mhz la possibilità di raggiungere smartphone e tablet ottimizzando la sub700Mhz

Pubblicato il 06 Set 2016

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L’audiovisivo a prova di futuro? Potrebbe essere più vicino. Almeno stando al test eseguito da Qualcomm e Nokia, che dimostra come le Tv tradizionali possano ampliare il proprio raggio d’azione al mondo dei tablet e degli smartphone. In particolare le due aziende hanno effettuato una demo della tecnologia LTE Supplemental Downlink su frequenze assegnate alla Tv, realizzata insieme all’emittente televisiva Yle (nel Nokia Executive Experience Center di Espoo, in Finlandia).

Giudizio positivo da parte di Roberto Viola dg della DG Connect. “Un’interessante demo” ha detto. Il test ha dimostrato che la tecnologia e il digitale terrestre “possono coesistere e limitare il rischio di interferenze, in particolare oltre i confini nazionali”. Secondo Viola L’Lte Sdl potrà essere adottato dalle emittenti per raggiungere tablet e smartphone: una chance per sviluppare il loro business verso servizi multimediali più personalizzati, abitudini di visione in rapida trasformazione e pubblicità mirata. “Dimostra anche – dice Viola – che lo spettro radio può essere utilizzato in modo più efficiente. Inoltre la soluzione è in linea con la proposta della Commissione di consentire flessibilità downlink-only nella fascia sub700 “a fianco della TV tradizionale terrestre”. In linea cioè con le recenti decisioni della Commissione Ue di assegnare tutta la fascia di frequenze 694-790Mhz alla banda larga mobile lasciando alle televisioni la cosiddetta sub-700 (470-790 MHz).

La tecnologia, dice una nota Qualcomm, “abiliterà nuove opportunità per le emittenti, oltre a servizi di trasmissione innovativi e interattivi”. Attualmente supportata su reti LTE 4G – e probabilmente anche nelle prime fasi del 5G – la tecnologia LTE SDL consente a editori e operatori di rete di ottimizzare l’uso delle frequenze UHF disponibili.

“Dal momento che il segmento dei media continua a evolvere rapidamente e richiede una graduale migrazione dal broadcasting tradizionale verso una distribuzione attraverso reti mobile a banda larga, la tecnologia LTE SDL rappresenterà un importante passo avanti verso la diversificazione del publishing e della distribuzione dei contenuti media”, ha dichiarato Enrico Salvatori, Senior Vice President and President di Qualcomm EMEA. “Oltre a consentire ai broadcaster di raggiungere tablet e smartphone, LTE SDL abiliterà molti nuovi servizi, tra cui pubblicità contestualizzate e personalizzate, TV on-demand e pagamenti mobile”.

“La proposta della Commissione europea per l’uso flessibile delle bande UHF licenziate permette a emittenti e operatori di collaborare per l’ottimizzazione delle scarse risorse dello spettro. Con LTE i carrier aggregator possono accedere a questo spettro non accoppiato per aumentare la capacità di downlink. Questo è fondamentale perchè permette agli operatori di far fronte al crescente traffico asimmetrico di downlink prodotto da video, contenuti generati dagli utenti e servizi new media. Attraverso uno sforzo condiviso emittenti e operatori avranno l’opportunità di esplorare nuovi modelli di business che contribuiranno alla diffusione di dispositivi intelligenti e servizi interattivi. Ha un reale potenziale per le emittenti nell’ottica della creazione a livello mondiale di una piattaforma convergente per il digitale terrestre e migliorare il modello economico al fine di garantire un lungo ciclo di vita all’infrastruttura loro dedicata”, ha dichiarato Stephan Litjens, Vice President di Nokia Innovation Steering.

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