INNOVAZIONE

Quantum computing, il Cineca crea un lab a servizio di aziende e atenei

Il Consorzio universitario mette a disposizione della comunità scientifica e della ricerca le proprie competenze e le più avanzate tecnologie. Accesso anche agli emulatori installati sul sistema Marconi100

Pubblicato il 05 Mar 2021

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I ricercatori delle università e dei centri di ricerca italiani possono ora accedere alle risorse sulle più avanzate e mature tecnologie di quantum computing attualmente disponibili: D-wave e Pasqal, oltre che l’accesso di emulatori quantistici installati sul sistema Marconi100. Sono gli strumenti messi a disposizione dal primo marzo da Cineca, il Consorzio universitario formato da 93 enti pubblici che oggi rappresenta il maggior centro di calcolo del Paese.
A supporto della comunità scientifica che utilizzerà le risorse di quantum computing, Cineca lancia infatti il progetto Quantum computing lab e, contestualmente, l’Osservatorio tecnologico quantum computing per le aziende.

Strumenti per condividere informazioni, progetti e nuove opportunità

Il Quantum computing lab è uno spazio a servizio della comunità scientifica per la condivisione delle informazioni e dei progetti per l’utilizzo del quantum computing per il calcolo e l’elaborazione delle informazioni, con l’obiettivo di studiarne e valutarne l’avanzamento e di favorire l’incontro e lo scambio tra esperti e utenti, anche nel contesto industriale. Inoltre, Laboratorio si occuperà di testare le potenzialità dei dispositivi quantistici che si renderanno via via disponibili, attraverso lo sviluppo di algoritmi in diversi ambiti di applicazione: come problemi di ottimizzazione, simulazioni chimiche e Machine Learning. Infine, il QcLab svilupperà protocolli ibridi in cui il quantum computing sarà strumento di supporto e acceleratore per i supercalcolatori.

L’Osservatorio è invece rivolto alle aziende che vogliono comprendere a fondo i cambiamenti e le opportunità derivanti dallo sviluppo delle tecnologie di Quantum computing.

Accesso a risorse di annealing, macchine Pasqal ed emulazioni

L’accesso alle risorse di quantum computing è disponibile alla comunità scientifica dal primo marzo 2021, sia con le stesse modalità adottate per l’accesso alle risorse di supecalcolo, ovvero tramite la sottomissione di progetti e la valutazione dei progetti sottomessi tramite peer review, sia in fase “sperimentale”.

In particolare, sarà possibile accedere a risorse di quantum annealing, il cui utilizzo è possibile grazie ai recenti accordi di collaborazione tra Cineca e l’azienda leader nel settore D-Wave (che mette a disposizione della comunità scientifica italiana ore calcolo sia sul nuovo calcolatore D-WaveAdvantage, che monta una Qpu di oltre 5000 qubits, sia sulle macchine ibride D-Wave, moderni supercalcolatori che combinano la potenza dei quantum annealer con le risorse Hpc); risorse di quantum computing sulle macchine Pasqal, uno spin-off dell’Institut d’Optique (Iogs) francese, che da anni si occupa di studiare problemi di fisica; risorse Hpc per emulazione di ambienti di quantum computing (potendo contare sulle imponenti risorse di Marconi100 per l’emulazione del Qc, è stato impostato un nuovo profilo, per l’accesso al supercomputer, denominato profile/quantum).

Cos’è il quantum computing

Il quantum computing è uno degli ambiti di sviluppo della tecnologia più affascinanti del nostro tempo. Nel Qc i bit (le unità di informazione che codificano i due stati, 1/0, di un interruttore) sono sostituite dai cosiddetti qubit: oggetti complessi, per esempio particelle subatomiche come fotoni o elettroni, che sfruttano alcune proprietà della fisica quantistica, che possono immagazzinare molte più informazioni dei bit, quindi potenzialmente molto più potenti e performanti degli attuali sistemi in uso.

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