24 progetti in 31 paesi europei, 1.654 scienziati, 236 organizzazioni, 105 brevetti depositati, 1.313 articoli scientifici (con altri 223 in fase di revisione). Sono alcuni dei dati che emergono dal primo bilancio pubblicato dalla Commissione Ue sulla fase triennale di avvio del progetto Flagship sulle tecnologie quantistiche, iniziativa decennale di ricerca e innovazione del valore di 1 miliardo di euro lanciata nel 2018. Dal 2016 messi in campo 175 milioni di euro dal 2016. Previste ulteriori risorse per 500 milioni nel periodo 2021-2027.
I risultati raggiunti
La fase di ramp-up è stata segnata da importanti tappe per spostare la ricerca quantistica dal laboratorio alle applicazioni commerciali: sono state create 25 start-up, tra cui start-up nel campo del quantum computing, e sono stati depositati 105 brevetti, di cui 64 già concessi.
Tra i risultati sono stati raggiunti milestone fondamentali nella ricerca da cui si attendono sviluppi in una molteplicità di settori. Si punta a ottenere diagnosi più rapide e accurate, tracciare gli effetti dei trattamenti medici a livello molecolare, ma anche una “super-protezione” contro i tentativi di hacking, consentendo la trasmissione sicura di dati sensibili come cartelle cliniche, transazioni finanziarie e comunicazioni di alto livello tra governi.
La fase di accelerazione ha visto anche progressi significativi verso l’obiettivo principale della Flagship di portare la ricerca quantistica dal laboratorio alle applicazioni commerciali. Sono state fondate 25 start-up e sono stati depositati 105 brevetti, di cui 64 già concessi.
Tra i risultati chiave, nel campo dell’informatica quantistica sono stati creati sistemi di computer quantistici con prestazioni competitive a livello globale, della comunicazione quantistica, della simulazione quantistica, del rilevamento quantistico, della scienza quantistica di base.
I prossimi obiettivi
Guardando al futuro, la Flagship sarà la chiave per raggiungere gli obiettivi fissati dal proramma “2030 Digital Compass: the European way for the Digital Decade”: entro il 2025, l’Ue dovrebbe avere il suo primo computer con accelerazione quantistica. Il primo passaggio è già in vista: nell’ottobre 2022 annunicati i sei siti che ospiteranno i primi computer quantistici d’Europa, da integrare nei supercomputer dell’European High Performance Computing Joint Undertaking.
Si punta inoltre a un focus sul futuro sviluppo industriale e sul rafforzamento dei collegamenti con altre iniziative dell’Ue che riguardano le tecnologie quantistiche: in particolare, l’EuroQCI, l’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni – che sta già acquisendo i suoi primi computer quantistici – e l’European Chips Act . Ciò garantirà che le applicazioni innovative sviluppate sulla base della ricerca della Flagship costituiranno la base di un ecosistema quantistico europeo e aiuteranno l’Europa a “mantenere – si legge in una nota – la sua posizione di leader in questo settore competitivo a livello globale”.