Anche Anitec, l’Associazione nazionale delle industrie di informatica, telecomunicazioni ed elettronica di consumo, dà il proprio sostegno al piano europeo di creazione di una Connecting Europe Facility (Cef) che prevede finanziamenti per 50 miliardi di euro a sostegno di investimenti nell’energia, nei trasporti e nella banda larga. Lo ha detto Cristiano Radaelli, presidente dell’Associazione aderente a Confindustria e membro italiano del Board di Digital Europe, ricordando che “nelle prossime settimane il futuro delle infrastrutture europee raggiungerà una fase critica quando gli Stati Membri saranno chiamati a decidere sul bilancio dell’Unione per il periodo 2014-2020”.
In vista di questo importante appuntamento, ha sottolineato Radaelli, “molti business leader hanno firmato la dichiarazione del vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas, per ricordare ai governi europei e al Consiglio Europeo stesso l’importanza di supportare e approvare la Connecting Europe Facility”.
Radaelli sposa in pieno il richiamo di Kallas e si unisce al coro dei molti che premono per il varo della Cef, in grado (queste sono parole di Kallas) di “contribuire a costruire e completare collegamenti ferroviari, aeroportuali, marittimi, reti energetiche, gasdotto, sistemi di trasporto intelligente e reti di banda larga, essenziali per l’Europa”.
Oltre a ribadire il suo personale sostegno al progetto, che prevede “lo sviluppo di infrastrutture di trasporto fisico e digitali in larga banda”, il presidente di Anitec ha auspicato che “anche il governo italiano lo supporti in modo positivo”.
Il 19 ottobre 2011 la Commissione europea ha compilato una bozza di regolamento per il progetto Connecting Europe Facility. Da allora sono in corso negoziazioni nel Consiglio della Ue e nel parlamento europeo. Lo scorso 11 ottobre il Corriere delle Comunicazioni ha pubblicato in anteprima la bozza di un documento del Consiglio europeo che annunciava pieno sostegno alla Cef per il robusto pacchetto di aiuti infrastrutturali presentato l’anno prima, riconoscendo che “costituirà in futuro un importante strumento per promuovere la crescita attraverso investimenti nei network digitali”.