Nel 2011 sono state gestite 37.000 tonnellate di Raee ma la vera sorpresa sono stati i Raee professionali, ossia quelli prodotti dalle imprese e dagli enti pubblici, che hanno registrato un balzo in avanti dell’80% rispetto al 2010, raggiungendo quota 3.500 tonnellate. Sono questi i risultati di ReMedia, tra i principali sistemi collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche.
L’incremento registrato da ReMedia, per Danilo Bonato, direttore generale di ReMedia, "mette in luce una tendenza più generale che potrebbe rappresentare un passo significativo verso la riduzione dell’export illegale, una pratica molto diffusa come conferma il recente studio dell’Unep (programma delle nazioni unite per l’ambiente)".
Tra i Raee domestici, generati cioè dai nuclei familiari e pari a oltre 33.500 tonnellate, il raggruppamento R3 (tv e monitor) ha segnato il risultato più alto con quasi 20.000 tonnellate raccolte, pari al 60% del totale. Seguono la categoria R4 (elettronica di consumo, piccoli elettrodomestici, informatica e telecomunicazioni, dispositivi medici) con oltre 6.000 tonnellate, R1 (freddo e clima) con circa 5.000 tonnellate e R2 (grandi bianchi) con 2.708. In coda gli R5 (sorgenti luminose) con 19 tonnellate.
"Per quanto riguarda le pile portatili, ReMedia ne ha raccolte 550 tonnellate, in numeri 19.500.000, un buon risultato se si pensa che il sistema e’ ancora in via di sviluppo e che ci fa sperare il raggiungimento del target di raccolta annuale del 25% previsto dalla normativa", conclude Bonato.