Ei Towers ha deciso di abbandonare il progetto di una nuova offerta d’acquisto su Rai Way dopo che il Cda della Rai ha definito “strategica”, e quindi non cedibile, la sua partecipazione (65%) nella società delle torri. Lo dice a Reuters, una fonte vicina al dossier. “La nota della Rai mette una pietra sopra la possibilità di una nuova offerta su Rai Way“, dice la fonte che sottolinea per contro l’apertura della Tv pubblica, nello stesso comunicato, a possibili acquisizioni o fusioni.
Insieme con l’ipotesi di una nuova Opas, cade di conseguenza anche quella di un ricorso di Ei Towers al Tar contro la decisione della Consob di bocciare il prospetto dell’offerta annunciata il 25 febbraio.
Ieri la Rai ha chiuso la porta a Ei Towers sull’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata dalla società Mediaset su Rai Way. L’azienda “in ogni caso, non avrebbe aderito in alcuna misura all’offerta promossa da Ei Towers, anche a seguito della modifica apportata, poiché considera strategica la propria partecipazione in Rai Way, anche in quanto correlata al soddisfacimento di bisogni di interesse generale, così come la permanenza della quotazione della società sul Mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana e il mantenimento di un azionariato diffuso”, si legge nel comunicato diffuso ieri.
Il Cda ha preso atto della comunicazione del 13 aprile 2015 con cui la Consob ha affermato che la modifica della soglia partecipativa cui Ei Towers Spa “intendeva condizionare l’efficacia dell’offerta incide sugli elementi caratterizzanti dell’offerta riportati nel comunicato ex artt. 102 e ss. del TUF e rende non più procedibile l’istruttoria di approvazione del documento d’offerta depositato da Ei Towers il 16 marzo 2015″.
Così nella seduta di ieri viale Mazzini ha “ribadito la validità del progetto industriale di Rai Way, basato sul rafforzamento della posizione di mercato di Rai Way, anche tramite opportunità di crescita esterna e operazioni di fusione e acquisizione – conclude la nota – nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili e dei vincoli derivanti dal necessario soddisfacimento di bisogni di interesse generale della collettività”.