L’acquisizione messa a segno da Nokia della concorrente Alcatel-Lucent darà all’azienda finlandese un posizionamento più forte nel wireless e in particolare la renderà “molto forte” sul mercato nord-americano: lo ha dichiarato il Ceo di Nokia Rajeev Suri in una conversazione informale nell’ambito del Gsma Mobile World Congress Shanghai.
“Guardando bene a questo accordo, si capisce che è raro trovare tante sinergie complementari”, ha indicato Suri, come riportato da Mobile World Live.
Il Ceo di Nokia ha sottolineato che l’acquisione di Alcatel-Lucent porterà a Nokia attività nelle reti fisse e nei router Ip che attualmente la casa finlandese non ha, rendendola un fornitore end-to-end: è questo che la rafforzerà notevolmente nel wireless e che le conferirà una leadership in Nord America.
“Siamo specialisti del mobile broadband in un’era in cui gli operatori tendono a convergere. Otto dei principali dieci operatori sono attori convergenti. Solo circa il 29% degli operatori, a livello globale, sono oggi pure-play”, ha aggiunto Suri.
Comprando Alcatel-Lucent, Nokia acquisirà anche il patrimonio di conoscenze ed esperienza dei famosissimi Bell Labs, che lavorano, tra l’altro, sulle tecnologie 5G e molti analisti sono pronti a scommettere che il deal sia stato in larga misura spinto dal desiderio di Nokia di diventare un colosso del 5G.
Per Suri l’impatto più significativo del 5G e della Internet of Things (IoT) sarà la trasformazione delle industrie verticali, dove la IoT eliminerà molte inefficienze che ancora esistono in molti settori.
L’accesso 5G aiuterà le persone a risparmiare tempo e a vivere vite sempre più comode e sicure, ha continuato Suri, ma dal punto di vista dell’impatto sull’industria, “le ricadute saranno più profonde: quasi ogni settore diventerà technology-driven”, ha indicato il Ceo.
Per esempio, ha ricordato Suri, 1,3 milioni di persone muoiono ogni anno in incidenti d’auto e lo spostamento verso le auto autonome, previsto per il 2025, aiuterà a ridurre rischi e inefficienze. Al tempo stesso, la migrazione alla IoT (che Nokia chiama “programmable world”) non sarà esente da sfide: occorrerà risolvere nodi come la sicurezza di rete, la privacy e la standardizzazione e spezzare i silos che rendono difficile la comunicazione tra settori industriali.
Suri ha sottolineato in particolare il tema della sicurezza, ancora non adeguatamente affrontato dalle imprese, secondo il Ceo: “Non ci vuole molto a trovare una falla nella rete e cercare di far penetrare mobile malware e prendere di mira i dati personali”.
Al MWC Shanghai, Nokia Networks ha lanciato la sua soluzione per la connettività IoT per reti Lte, che rende le esistenti reti Lte IoT-ready: Nokia ha spiegato che con questo prodotto gli operatori possono preparare le loro attuali reti per le opportunità di business dell’era IoT era e del traffico machine-to-machine (M2M).
Nokia sta lavorando sulle piattaforme per la connettività IoT ma Suri ha chiarito che le imprese spendono di più in “applicazioni e servizi”; per questo Nokia sta modificando la sua strategia, dal fornire solo piattaforme IoT allo scegliere specifici settori verticali (healthcare e automotive al momento) su cui concentrarsi e cui dare anche servizi.