Come spingere la domanda di reti e servizi digitali e come si giocheranno la partita nei mercati digitali abilitati dalle reti gli operatori di Tlc. Secondo Andrea Rangone, ceo di Digital360, sono questi i due aspetti più rilevanti del processo di digital trasformation con cui l’Italia dovrà fare i conti.
Citando i dati del rapporto Asstel al convegno CorCom “Telco per l’Italia”, Rangone ha tracciato il quadro di un settore che sta cambiano velocemente. “Dal 2009 al 2014 il mercato delle Tlc ha perso il 7% pari a 11 miliardi, praticamente ¼ del valore complessivo. Di contro la digital economy è cresciuta del 30% e ha guadagnato 8 miliardi”.
Una dinamica in linea con quanto accade a livello internazionale – fatta eccezione per gli Usa dove il mercato è cresciuto del 16% in 5 anni. “In Uk – ha ricordato Rangone – sono andati in fumo 3,4 miliardi, 4,6 in Germania, 9 in Francia e Spagna”. L’Italia fa un po’ peggio però. Nel nostro Paese non si salva nemmeno il mobile che in 5 anni perde 6 miliardi (-30%) mentre il fisso 4,7 (-22%).
Nel dettaglio i servizi di fonia e messaggistica hanno perso quasi 10 miliardi (-45%) mentre i servizi dati innovativi ne hanno guadagnati 2,5 (+41%).
Complessivanete in Italia la penetrazione delle Nga (almeno 30 mega) è del 40%, ben al di sotto della media Ue che si attesta circa al 70%. Meglio sul fronte Lte dove registriamo circa il 90% di penetrazione.
“In un contesto così variegato e in profonda trasformazione è lecito chiedersi quale ruolo possono giocare le telco per contribuire a spingere la domanda – ha detto Rangone – La risposta arriva dall’universo big data. Il mercato IoT cresce del 30% e quello cloud del 25%. In aumento anche Internet Adv (+11%) e Mobile payment (+40%) nonchè il digital media pay (+30%)”.
Ecco l’intervento completo di Andrea Rangone, Ad di Digital360