AGENDA DIGITALE

Rapari: “Fare i conti con i conti. Partendo dalle reti”

Sul nostro giornale le ricette dei numeri uno delle principali associazioni di settore per attuare l’Agenda digitale. Ecco l’intervento del presidente di Assintel

Pubblicato il 10 Mag 2012

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L’Italia è lontana dall’attuazione dell’agenda digitale europea: la politica in questo ultimo decennio è stata assente nel suo ruolo strategico di cabina di regia del processo di Innovazione nel Paese. Stiamo scontando quest’assenza pesantemente: in primo luogo in termini di competitività delle nostre imprese, inserite in un contesto di concorrenza economica globale spietata; ed in secondo luogo nell’aver perso il treno dell’utilizzo dell’innovazione come driver anticiclico di ripresa dell’economica. L’attuale governo di emergenza è stato obbligato a misure tattiche di contenimento dei costi, che per loro natura non giovano ad una strategia di medio periodo. Penso alla Pubblica Amministrazione ad esempio, che in teoria potrebbe fare da vero motore innovativo, investendo in tempi di crisi per dare respiro al mercato e mettere in moto processi virtuosi. Ed invece accade addirittura l’opposto: chi lavora con la PA è costretto ad affrontare un feroce downpricing delle tariffe professionali e clamorosi ritardi di pagamento. E se partissimo da questo?

Oggi comunque le politiche keynesiane sono fuori moda, e da un certo punto di vista a ragione: l’aver tirato troppo la corda con il debito pubblico e il poco rigore ora è alla resa dei conti.

L’attuale Governo sembra tuttavia consapevole dell’importanza di una strategia nazionale sull’Innovazione, ed è lodabile l’impulso dato attraverso l’Agenda Digitale, di cui noi di Assintel condividiamo i temi e le priorità, nonché l’intenzione del Ministro Passera di mettere a punto Digitalia, pacchetto di spinta alla digitalizzazione del sistema economico. Interventi prioritari? Tutto è, volendo, prioritario, ma occorre “fare i conti con i conti”! Ne cito due. Il potenziamento effettivo delle infrastrutture per la connettività, che è il presupposto per far funzionare davvero il cloud computing e l’Enterprise Mobility (che sono il vero nuovo che avanza). E una regia che favorisca una gestione coordinata e digitale della filiera turistico/culturale, che connetta territorio, imprese e risorse fra di loro e permetta una promozione e fruizione agile del nostro patrimonio via web e mobile.

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