I PILLAR DI CORCOM

Realtà virtuale: i principali campi di applicazione per le aziende

È una vera e propria “piattaforma” per il business. Al di là dei videogames, trova applicazione nei processi produttivi, nella formazione, nella progettazione, nella comunicazione e nel marketing. Consentendo un miglioramento dei risultati e il contenimento dei costi

Pubblicato il 20 Ott 2023

Realtà virtuale: i principali campi di applicazione per le aziende

Soltanto fino a pochi anni fa la realtà virtuale era un argomento riservato agli appassionati di videogiochi, che pensavano a questa tecnologia come alla soluzione per “scendere in campo” in modo realistico in uno scenario sportivo o per avere l’illusione di muoversi in un campo di battaglia grazie a un visore. Con il tempo, però, sono emerse tutte le potenzialità della realtà virtuale anche al di fuori dell’intrattenimento, in scenari come l’industria 4.0 o per attività di formazione, progettazione, produzione, comunicazione e di marketing. In questo articolo cercheremo di ripercorrere, nel contesto della realtà virtuale, i principali campi di applicazione per le aziende.

Cosa si intende per realtà virtuale

La realtà virtuale, o Vr (Virtual Reality), è un concetto che ha rivoluzionato il modo di interagire con il mondo digitale. Si tratta di una tecnologia innovativa che permette di immergersi completamente in un ambiente simulato, creando un’esperienza sensoriale coinvolgente e realistica. Utilizzando dispositivi come visori e controller, gli utenti possono entrare in un mondo virtuale creato al computer e interagire con esso in tempo reale.

L’obiettivo della realtà virtuale è quello di offrire una sensazione di presenza, facendo sentire agli utenti di essere realmente all’interno dell’ambiente simulato. Questo risultato viene raggiunto, come dicevamo, attraverso l’uso di visori che coprono completamente il campo visivo, fornendo un’immersione visiva totale. Alcuni visori sono dotati anche di cuffie integrate per una completa esperienza audio, che permette di percepire suoni provenienti da diverse direzioni.

Tra i principali campi di applicazione della realtà virtuale, al di là dei videogames, ci sono il manifatturiero, la formazione, la medicina e l’architettura.

Per le aziende, la realtà virtuale può rappresentare un’opportunità per migliorare l’interazione con i clienti, e può essere utilizzata per la progettazione e la visualizzazione di nuovi prodotti, consentendo di sperimentare e valutare idee in modo virtuale prima di realizzarle fisicamente.

Con il continuo sviluppo e l’abbassamento dei costi dei dispositivi, la realtà virtuale si sta diffondendo sempre di più, aprendo nuove prospettive nel campo dell’innovazione e della user experience.

Come è nata la realtà virtuale

La storia della realtà virtuale inizia negli anni ’60, quando un gruppo di pionieri dell’informatica iniziò a esplorare l’idea di creare ambienti virtuali. Il primo passo è stato compiuto da Ivan Sutherland, che nel 1968 ha sviluppato il primo dispositivo di realtà virtuale chiamato “The Sword of Damocles”. Questo ingombrante apparato era costituito da un casco e da un braccio meccanico che sosteneva il visore.

Negli anni successivi, la ricerca nel campo della realtà virtuale è proseguita, ma è stata limitata principalmente a scopi accademici e militari a causa dei costi elevati e delle limitate risorse disponibili. È stato soltanto negli anni ’80 e ’90 che la realtà virtuale ha cominciato a diffondersi, grazie ai progressi nella grafica computerizzata e ai dispositivi di input, come i guanti sensoriali.

Un altro importante sviluppo è stato l’introduzione dei visori head-mounted display (Hmd) che permettevano agli utenti di indossare un casco leggero e visualizzare immagini tridimensionali. Questo ha reso l’esperienza di realtà virtuale più accessibile e ha stimolato l’interesse di aziende e sviluppatori.

Come funziona la realtà virtuale

Semplificando, la realtà virtuale è una combinazione di tecnologie che operano insieme per creare un’esperienza immersiva e coinvolgente. I visori da indossare come un casco o una maschera sono dotati di schermi, uno per ogni occhio, che proiettano immagini tridimensionali. Grazie alle lenti, queste immagini sembrano molto più vicine e reali di quanto non siano. In presenza di cuffie e controller si apre la possibilità di interagire con il mondo virtuale, grazie al rilevamento dei movimenti delle mani o di altre parti del corpo che vengono trasmessi al computer.

Cos’ è il mondo virtuale

Il mondo virtuale è un universo digitale tridimensionale, creato mediante l’uso di grafica computerizzata avanzata. Nel mondo virtuale si possono esplorare ambienti fantastici, si può interagire con oggetti digitali e persino comunicare con altre persone, ovunque si trovino. Tutto questo è reso possibile grazie alle prestazioni sempre più performanti dei computer, in grado di elaborare in tempo reale i dettagli grafici e sensoriali.

Quali aziende applicano la realtà virtuale

Le aziende che finora hanno implementato soluzioni di realtà virtuale si sono poste l’obiettivo di migliorare i propri processi, offrire esperienze coinvolgenti e stimolare l’innovazione. I comparti di riferimento, come dicevamo, sono diversificati, dall’entertainment all’automotive, dal manifatturiero alla sanità, dall’architettura all’immobiliare, e trasversalmente ai diversi settori anche al marketing.

I principali campi di applicazione della realtà virtuale

Per fare una rapida carrellata tra le diverse realtà che stanno puntando sulla realtà virtuale, si possono citare – per l’industria dei videogames – grandi player come Ubisoft, Electronic Arts e Sony, impegnate ad applicare questa tecnologie in scenari di gaming immersivi e coinvolgenti. Nel campo dell’industria automobilistica, soltanto a titolo di esempio, società come Ford e Audi utilizzano soluzioni Vr per testare nuovi design, valutare l’ergonomia degli interni e simulare la guida in condizioni estreme senza – almeno delle prime fasi si sviluppo – dover costruire prototipi fisici.

Nel settore medico le aziende stanno sviluppando applicazioni Vr per la formazione di chirurghi, consentendo loro di praticare procedure complesse in modo sicuro e realistico, ma anche per la terapia del dolore, la riabilitazione e la gestione dello stress.

Quanto poi all’architettura e all’immobiliare, anche in questo campo la realtà virtuale viene utilizzata per visualizzare progetti in modo più realistico, consentendo ai clienti di “camminare” attraverso le future strutture e apportare modifiche in tempo reale.

Nel settore del marketing e delle vendite le aziende possono utilizzare la Vr per creare esperienze coinvolgenti e immersive per i clienti, consentendo loro di provare i prodotti o vivere situazioni in modo virtuale prima di effettuare un acquisto.

Le differenze tra realtà virtuale e realtà mista

La principale differenza tra la realtà virtuale e la realtà mista è che la prima “trasporta” completamente l’utente in un mondo digitale, isolandolo dalla realtà fisica. Di contro, la realtà mista, o mixed reality, combina elementi di realtà virtuale con il mondo reale, “sovrapponendo” gli oggetti digitali all’ ambiente fisico, consentendo quindi di interagire con oggetti virtuali in un ambiente fisico.

Le differenze tra realtà virtuale e realtà aumentata

A differenza della realtà virtuale, la realtà aumentata permette di visualizzare informazioni aggiuntive o oggetti virtuali in un ambiente reale, arricchendo la percezione e l’esperienza dell’utente. L’esempio è l’utilizzo di un’applicazione di realtà aumentata via smartphone per vedere indicazioni stradali sovrapposte alle immagini reali, oppure utilizzare occhiali con augmented reality per visualizzare informazioni su un prodotto durante l’esperienza di acquisto.

Quanto costa la vita virtuale

La realtà virtuale richiede un insieme sofisticato di hardware e dispositivi. I costi variano notevolmente in base alle esigenze specifiche dell’azienda, ma ci sono alcune componenti fondamentali che richiedono una considerevole spesa iniziale. Queste possono includere visori o occhiali VR di alta qualità, sensori di tracciamento dei movimenti, controller, e una potente unità di elaborazione grafica (Gpu) per sostenere i carichi di lavoro intensivi. In generale, il costo di un setup base può variare da qualche centinaia a qualche migliaio di euro, a seconda del livello di qualità e delle funzionalità desiderate.

La realtà virtuale richiede anche un investimento significativo nella creazione di contenuti coinvolgenti e di alta qualità. Questo include l’acquisizione di software di sviluppo VR, il lavoro di sviluppatori specializzati e la produzione di contenuti visivi, sonori e interattivi. I costi di sviluppo possono variare notevolmente in base alla complessità del progetto e alla quantità di contenuti richiesti. Inoltre, è importante considerare anche i costi di manutenzione e aggiornamento dei contenuti nel tempo, per garantire un’esperienza sempre all’avanguardia.

Da considerare infine anche i costi associati all’infrastruttura e all’integrazione aziendale, come la necessità di server potenti e scalabili per ospitare le applicazioni Vr, la connettività di rete ad alta velocità per garantire una trasmissione fluida dei dati, e l’integrazione dei sistemi Vr con i processi aziendali esistenti. Questi costi possono variare notevolmente in base alle dimensioni e alle esigenze specifiche dell’azienda.

I vantaggi più importanti dell’utilizzo della realtà virtuale nelle aziende

La realtà virtuale offre un’opportunità unica per migliorare i processi di formazione e apprendimento all’interno delle aziende. Attraverso simulazioni interattive, i dipendenti possono acquisire competenze pratiche in un ambiente virtuale sicuro ed efficace, riducendo i costi della formazione tradizionale e accelerando il processo di apprendimento.

Fondamentali anche i vantaggi nei processi di progettazione e prototipazione: grazie a ambienti virtuali tridimensionali, i team di sviluppo possono visualizzare e interagire con i loro prodotti in modo realistico, simulando condizioni di utilizzo e raccogliendo feedback immediati, riducendo i tempi di sviluppo e i costi associati alla creazione di prototipi fisici. Inoltre, la collaborazione in tempo reale tra team distribuiti geograficamente diventa più semplice grazie alla condivisione di ambienti virtuali, consentendo una maggiore efficienza e una migliore comunicazione.

Infine attraverso tour virtuali, simulazioni di prodotti e ambienti virtuali interattivi, le aziende possono mostrare i propri prodotti e servizi in modo innovativo e coinvolgente. Ciò crea un legame emotivo più forte con i clienti.

Come la realtà virtuale aiuta a rendere le esperienze di lavoro più inclusive

 La realtà virtuale può abbattere le barriere geografiche e consentire alle persone di tutto il mondo di lavorare insieme senza dover affrontare costose e complesse trasferte. Grazie alla Vr, è possibile partecipare a riunioni virtuali, workshop e conferenze come se si fosse presenti fisicamente. Stesso discorso vale, come accennato in precedenza, anche per le nuove opportunità di networking e collaborazione, e per le esperienze di apprendimento totalmente immersive e personalizzate.

Inoltre, la realtà virtuale può contribuire a creare un ambiente lavorativo più inclusivo per le persone con disabilità o limitazioni fisiche: attraverso l’uso di dispositivi di realtà virtuale, coloro che hanno difficoltà motorie o sensoriali possono interagire con l’ambiente di lavoro in modo più efficace e indipendente.

Che strumenti servono per usare la realtà virtuale

I visori per la realtà virtuale sono il fulcro dell’esperienza immersiva: utilizzano schermi ad alta risoluzione e sensori di tracciamento per trasportare l’utente in ambienti virtuali realistici. A questi si aggiungono i visori stand-alone, che non richiedono un collegamento a un computer o una console, offrendo maggiore libertà di movimento.

Quanto ai controller, consentono all’utente di interagire con l’ambiente virtuale: possono avere diversi gradi di complessità, fino a quelli più avanzati che sono in grado di rilevare fedelmente i movimenti delle mani, consentendo di toccare, muovere, sollevare oggetti virtuali e di interagire con l’ambiente circostante.

Per creare esperienze di realtà virtuale personalizzate, inoltre, è necessario utilizzare piattaforme e software di sviluppo appositamente progettati. Questi strumenti consentono agli sviluppatori di creare ambienti virtuali, implementare interazioni e animazioni, nonché gestire il flusso di dati tra il visore e il computer o la console.

Infine, la realtà virtuale non sarebbe completa senza contenuti e applicazioni coinvolgenti: la scelta dei contenuti e delle applicazioni dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda e dal settore in cui opera.

I visori per la realtà virtuale

Nel contesto aziendale, i visori per la realtà virtuale offrono un’ampia gamma di applicazioni che consentono alle aziende di sperimentare un nuovo livello di innovazione. Eccone in una rapida carrellata alcuni esempi

Oculus for Business

Si tratta di una soluzione su misura per le aziende che desiderano sfruttare appieno il potenziale della realtà virtuale. La piattaforma offre visori Oculus Rift S con funzionalità aziendali avanzate, come la gestione centralizzata dei dispositivi e la possibilità di personalizzare le esperienze virtuali, puntando sulla facilità d’uso e su una vasta libreria di applicazioni aziendali.

Htc Vive Pro Eye

L’HTC Vive Pro Eye è dotato di una tecnologia di tracciamento oculare avanzata che consente di monitorare i movimenti degli occhi degli utenti. Questa caratteristica è particolarmente utile per le applicazioni aziendali che richiedono una maggiore precisione e interazione con l’ambiente virtuale. Ad esempio, durante la formazione dei dipendenti, il tracciamento oculare può essere utilizzato per valutare le abilità di attenzione e focalizzazione, migliorando l’efficacia dell’apprendimento.

Varjo XR-3

Il Varjo XR-3 è un visore di realtà mista che combina la realtà virtuale con la realtà aumentata. Questo visore offre un campo visivo esteso e una risoluzione ultra-alta, consentendo agli utenti di visualizzare oggetti virtuali sovrapposti al mondo reale. Questa funzionalità è particolarmente utile per le aziende che desiderano integrare elementi virtuali nel loro ambiente di lavoro, come la progettazione di prodotti o la pianificazione di spazi fisici.

Pico G3 4K Enterprise

Il Pico G3 4K Enterprise è un visore stand-alone che offre una risoluzione 4K e una grande portabilità. Questo visore leggero e senza fili è ideale per le aziende che richiedono una soluzione pronta all’uso per la formazione, la collaborazione e la presentazione di prodotti o servizi.

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