TELECOM ITALIA

Recchi: “La capacità di investire va tutelata, alleggerire le regole”

Il presidente di Telecom Italia: “Il settore delle Tlc è iper-regolamentato, ma con troppe norme è l’abitro che decide e non la bravura delle squadre”

Pubblicato il 03 Dic 2014

recchi-140314145747

La capacità di investire nelle telecomunicazioni deve essere tutelata e se la regolamentazione ha aperto la strada alla concorrenza oggi deve essere leggera perché con troppe regole è l’arbitro che decide chi vince e non la bravura delle squadre. E’ quanto ha detto il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, intervenendo questa mattina a Torino all’evento per il cinquantenario di TiLab (ex Cselt) il centro di ricerche del gruppo. “Il nostro è un settore iper regolamentato – ha detto Recchi – questa regolamentazione in passato è stata importante per aprire la strada alla concorrenza. A noi piace la concorrenza”.

Ma una regolamentazione pesante come quella attuale, ha aggiunto Recchi, rischia di spostare la concorrenza su un altro piano: “Quello della definizione delle regole anziché quello dell’innovazione e della creazione di valore per azionisti e consumatori”.

Per fare investimenti importanti sulla banda ultra larga, ha osservato Recchi, e’ necessario che siano possibili ritorni adeguati e questo “sara’ possibile se la nostra capacità di fare investimenti sarà tutelata”. Recchi ha ricordato che Telecom Italia investirà 1 miliardo in tre anni in ricerca e sviluppo e 3 miliardi l’anno per lo sviluppo e il mantenimento delle reti in Italia. “Se la regolazione vuole tutelare davvero il benessere di tutti – ha concluso Recchi – deve essere leggera. Senza regole non si puo’ giocare la partita. Ma con troppe regole e con regole che cambiano continuamente e’ l’arbitro e non la bravura delle squadre a decretare chi vince e chi perde”.

Recchi ha poi commentato positivamente la strategia del governo sulle reti. “Vedo per la prima volta uno sforzo di organizzazione obiettivo – ha evidenziato – Finalmente c’è una comunione di intenti. Istituzioni e privati devono giocare insieme perché solo cosi’ porteremo il nostro Paese ad eccellere”.

“Noi – ha detto ancora Recchi a margine della cerimonia – avremo un ruolo fattivo e prioritario. Ci sentiamo un’azienda di sistema. La nostra dimensione, la nostra struttura e la nostra competenza possono consentire al Paese di fare il passo successivo per agguantare la concorrenza”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati